Benigni dice sì a Garrone, sarà Geppetto in Pinocchio

Matteo Garrone e Roberto Benigni.
Matteo Garrone e Roberto Benigni. (ANSA)

ROMA. – Ci sono tanti ‘finalmente’ nella conferma ufficiale oggi di Roberto Benigni che sarà Geppetto nel Pinocchio di Matteo Garrone. Finalmente il grande attore torna al cinema (La tigre e la neve è del 2005), al servizio di un progetto non suo (in attesa vada in porto quello per la tv sull’amore) e in una storia che lui stesso ha raccontato nel film del 2002. E finalmente il film di Garrone decolla: riprese previste per inizio 2019, coproduzione internazionale Italia/Francia della ‘sua’ Archimede con Rai Cinema e Le Pacte.

Pinocchio era stato accantonato un paio di anni fa dal regista romano per realizzare Dogman, il film ispirato all’omicidio di Giancarlo Ricci (Edoardo Pesce), avvenuto nel 1988 a Roma per mano di Pietro De Negri detto er canaro (interpretato magistralmente da Marcello Fonte). E’ il film su cui punta l’Italia per le nomination all’Oscar straniero che saranno annunciate il 22 gennaio 2019, mentre la cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles domenica 24 febbraio. Oscar, anzi tre (miglior attore e migliori musiche originali, quelle di Nicola Piovani), che, altra coincidenza meravigliosa, sono stati vinti con La Vita è bella di Benigni nel ’97.

La passione per il personaggio di Collodi accomuna Garrone e Benigni. Già a proposito del protagonista di Reality il regista lo definiva un ‘Pinocchio’, mentre il toscano nel 2002 lo aveva trasposto in immagini con un film diventato ormai un classico anche se ebbe non troppa fortuna al botteghino.

“Girare finalmente Pinocchio e dirigere Roberto Benigni sono due sogni che si avverano in un solo film – ha dichiarato Matteo Garrone -. Con il burattino di Collodi ci “inseguiamo” da quando – bambino – disegnavo i miei primi ‘storyboard’. Poi, negli anni, ho sempre sentito in quella storia qualcosa di familiare. Come se il mondo di Pinocchio fosse penetrato nel mio immaginario, tanto che in molti hanno ritrovato nei miei film tracce delle sue Avventure.

Anche con Benigni è stato un ‘inseguimento’ iniziato molto tempo fa: l’ho conosciuto da bambino, grazie a mio padre (il critico teatrale Nico Garrone, tra i primi a scrivere di Benigni ai suoi esordi, ndr). Avere finalmente l’opportunità di lavorare insieme è per me un’occasione straordinaria: Pinocchio sarà un film per tutta la famiglia, grandi e piccoli, e nessuno come Roberto – che ha divertito e commosso milioni di spettatori in tutto il mondo – riesce a emozionare il pubblico di ogni età. Lo ringrazio per la fiducia che mi ha dimostrato accettando di condividere con me questa nuova, spericolata avventura”.

Roberto Benigni ha aggiunto: “Un grande personaggio, una grande favola, un grande regista: fare Geppetto diretto da Matteo Garrone è una delle forme della felicità”. Resta da capire se sarà italiano anche il resto del cast, come Garrone avrebbe voluto già tre anni fa quando aveva cominciato a cercare il bimbo protagonista.

Il casting è in piena realizzazione anche per i ruoli più piccoli per i quali il 23 ottobre a Roma sono stati fatti provini a circensi e artisti di strada tra i 18 e i 50 anni. Toni Servillo, che nel precedente progetto di Pinocchio avrebbe recitato il ruolo di Geppetto, sarà comunque tra i protagonisti?

Intanto si sa che il film sarà interamente girato in Italia, tra Lazio, Toscana e Puglia. I personaggi e le creature fantastiche saranno realizzati all’insegna di uno straordinario realismo, combinando trucco ed effetti digitali grazie al talento del due volte premio Oscar per il miglior trucco Mark Coulier (Grand Budapest Hotel, The Iron Lady) e della VFX Supervisor Rachael Penfold (The Revenant, Cloud Atlas).

L’annuncio internazionale – che sta facendo il giro di tutti i principali siti di cinema – arriva giusto qualche giorno dopo quello di un altro premio Oscar, Guillermo del Toro (La forma dell’acqua) che, prodotto da Netflix, sta lavorando ad un altro Pinocchio molto ambizioso: un musical animato con la tecnica della stop-motion. “La storia di Pinocchio – aveva detto il regista – ha avuto una profonda influenza su di me”, tanto da collezionare un’intera serie di burattini, a partire da quelli realizzati da Disney in occasione dell’uscita del classico di animazione del 1940. Anche Del Toro insegue il progetto da anni: fu annunciato nel 2012.

(di Alessandra Magliaro/ANSA)

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