Su Roma M5S attacca Salvini: “No a ruspe e ronde”

Un momento della manifestazione di protesta "Roma dice basta" in piazza del Campidoglio sui problemi della Capitale.
Un momento della manifestazione di protesta "Roma dice basta" in piazza del Campidoglio sui problemi della Capitale. ANSA/CLAUDIO PERI

ROMA. – Le fibrillazioni tra Lega e M5S trovano nella Capitale il terreno di scontro più fertile. Dopo le bordate arrivate di recente dal partito di Salvini all’amministrazione di Virginia Raggi, oggi il Movimento passa al contrattacco con Roberto Fico. Che, parlando della morte violenta della giovane Desirée Mariottini nel quartiere San Lorenzo di Roma, rispedisce al mittente la ricetta a base di “ruspe” invocata dal titolare del Viminale:

“Anche nei momenti difficili non ci vogliono ruspe ma più amore e partecipazione – afferma il presidente della Camera parlando nella sede del Comune, proprio accanto a Raggi -. Bisogna essere costantemente nei quartieri difficili senza lasciare mai nessuno solo”.

Tra le righe dello scontro si leggono i prodromi di una possibile campagna elettorale nella Città Eterna. Anche se Salvini nega: “No, no. C’è un sindaco che si chiama Virginia Raggi e che cercherò di aiutare e sostenere il più possibile”.

E il ministro Giulia Bongiorno, che proprio sul caso Desiree non aveva lesinato critiche all’inquilina del Campidoglio, si sfila da un’eventuale corsa per la successione: “Escluso, in assoluto”. Sta di fatto che si fa sempre più pressante l’attesa per la sentenza che, il 10 novembre, metterà un punto nel processo che vede Raggi imputata per falso.

E l’interrogativo che scuote i partiti di opposizione al M5S è: cosa accadrà in caso di condanna e, qualora la prima cittadina dovesse davvero dimettersi in linea con il codice etico M5S, chi scenderà in campo per l’ennesima sfida all’ombra del Colosseo? La questione in Campidoglio viene formalmente bypassata dalla convinzione che “la sindaca verrà assolta”, ma è ben presente nel dibattito fuori da Palazzo Senatorio.

Forse non a caso, è proprio su Roma che le posizioni di Lega e 5 Stelle si stanno polarizzando, con i primi che strizzano l’occhio a destra e i secondi che si ritrovano sulle stesse posizioni della sinistra. Virginia Raggi, sostenuta dall’intero Movimento romano, dopo aver chiesto senza mezzi termini lo sgombero di Casapound, oggi dice con forza no alla manifestazione organizzata per domani da un altro movimento di estrema destra, Forza Nuova, a San Lorenzo: “Le ronde non sono la risposta giusta. Per le nostre città servono maggiore presenza dello Stato, presidio del territorio con le forze dell’ordine e la partecipazione di tutti cittadini”.

Il Pd, allo stesso modo, chiede di vietare la sfilata in quanto “gravemente strumentale e pericolosa per l’ordine pubblico”. Secca la replica dal leader di FN Roberto Fiore: “La manifestazione è stata autorizzata. Quello che dice la sindaca Raggi è irrilevante e a breve lo sarà ancor di più”. Domani proprio in piazza del Campidoglio si terrà una manifestazione organizzata da sei donne contro il “degrado” della città e il primo sindaco donna di Roma.

(di Paola Lo Mele/ANSA)

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