Mertens acciuffa la Roma all’89, Juve torna a +6

Lorenzo Insigne in azione nella partita Napoli-Roma. ANSA / CESARE ABBATE

NAPOLI. – La Roma sfiora la vittoria per il terzo anno consecutivo al San Paolo. Soltanto a un minuto dalla fine Mertens trova il gol che riporta la gara in parità, recuperando il vantaggio giallorosso di El Shaarawy andato in gol al 13′ del primo tempo. La partita è caratterizzata più dalla incapacità degli azzurri di concretizzare le tante occasioni da gol costruite che da una reale supremazia di gioco della squadra di Di Francesco, pur rimasta in vantaggio per oltre un’ora.

Il Napoli si esprime bene fino ai limiti dell’area di rigore dove poi ha difficoltà a rendere concreta la sua pressione. La squadra di Ancelotti crea un buon numero di occasioni da rete ma le spreca per eccesso di fretta nelle conclusioni o per imprecisione di chi è chiamato a battere a rete.

La Roma punta molto sulle ripartenze veloci che possono esprimersi sulle fasce laterali, con Under sostenuto da Santon da un lato e con El Shaarawy coadiuvato da Kolarov sull’altro. Quando Dzeko riesce a impossessarsi del pallone lo mantiene quel tanto che basta per far salire la squadra e tentare poi il dialogo con i compagni più avanzati.

Il vantaggio degli ospiti arriva al 13′ del primo tempo, un po’ inaspettato perchè fino a quel momento la partita era stata costantemente nelle mani del Napoli. El Shaarawy sfrutta a dovere un rimpallo tra Albiol e Dzeko che lo mette in condizioni di battere a rete da pochi passi. La pressione degli azzurri si fa molto intensa dopo il gol del vantaggio romanista e soltanto per una decina di minuti, a partire dalla mezz’ora del primo tempo, i giallorossi riescono a prendere possesso del centrocampo, facendo girare il pallone e rallentando l’impeto e l’aggressività degli avversari.

Ma se il Napoli sfiora in più occasioni il pareggio, l’occasione più clamorosa per il raddoppio capita alla Roma al 34′ quando Albiol respinge di testa sulla linea di porta una conclusione di Dzeko, dopo un salvataggio in uscita di Ospina sempre sull’attaccante bosniaco lanciato a rete. Nella ripresa l’azione del Napoli si fa arrembante e la Roma ha grandi difficoltà nel contenere gli attacchi degli azzurri. Quel che continua a mancare agli uomini di Ancelotti, però, è la precisione sotto porta.

Ad ogni tentativo degli azzurri spunta sempre un piede o una gamba dei difensori giallorossi che impedisce al Napoli di finalizzare l’azione e quando gli attaccanti arrivano al tiro sono sempre imprecisi nell’indirizzare il pallone verso la porta di Olsen. La Roma accentua inevitabilmente sempre più il suo atteggiamento speculativo e quando il Napoli attacca, i giallorossi i difendono in alcuni momenti con tutti e undici i propri giocatori dietro la linea della palla.

Più passa il tempo, più i tentativi dei padroni di casa si fanno frettolosi e imprecisi. La Roma è sempre più arroccata davanti alla porta di Olsen e non prova neanche quasi più a uscire dalla propria metà campo. Il pubblico invoca il miracolo che avviene a un minuto dalla fine quando Mertens spunta dal nulla in area di rigore e manda il pallone alle spalle do Olsen.

Il Napoli mantiene l’imbattibilità interna, ma frena in classifica e torna a sei punti di distacco dalla Juve. Ma per come si era messa la partita deve considerarlo un punto guadagnato. Alla Roma resta il rimpianto di essere andata vicinissima al colpo grosso sfumato a una manciata di secondi dalla conclusione.