Parlamento spagnolo: chiede al governo provvedimenti a favore dei venezuelani immigrati

Il Parlamento ha approvato con 176 voti a favore, una mozione con la quale chiede provvedimenti orientati a migliorare le condizioni di vita dei venezuelani.

MADRID – 176 voti a favore, 74 contro e 90 astenuti. Così il Parlamento spagnolo ha approvato una mozione con la quale chiede al governo del presidente Pedro Sánchez di contribuire all’equilibrio politico in America Latina e di approvare provvedimenti speciali che assicurino protezione transitoria ai venezuelani che sono emigrati nella penisola iberica.

L’iniziativa è stata promossa dai rappresentanti in Parlamento dei partiti “Popular”, “Ciudadanos”, “Grupo Mixto”, PDeCat”, “UPN” e “Coaliciòn Canarias. La mozione esorta il governo di Pedro Sánchez a condannare la gestione del presidente Maduro “causa di una crisi economica, politica, e umanitaria senza precedenti e di considerevoli proporzioni che spinge i venezuelani ad abbandonare il Paese”; chiede che  contribuisca affinché l’Unione Europea promuova iniziative orientate alla soluzione della grave crisi politica ed economica del Venezuela ed esige si approvi la creazione di uno Statuto di Protezione Transitoria per i venezuelani in Spagna. Lo Statuto dovrebbe permettere di ottenere un permesso di residenza, anch’esso temporale, e, quindi, l’accesso ai servizi della sanità pubblica e al permesso di lavoro. Sono tanti i venezuelani in Spagna che sopravvivono con lavori precari, al limite dello sfruttamento e mal pagati.

Mentre in spagna i partiti promuovono iniziative orientate a migliorare le condizioni di vita dei venezuelani; in Colombia, i coordinatori del “Gruppo di Lima” si riuniscono per analizzare assieme lo sviluppo delle azioni già concordate e identificare future proposte.

Il ministro degli Esteri della Colombia, Carlos Holmes Trujillo, ha assicurato che la Colombia continuerà a sostenere il “Gruppo” affinché agisca come un unico blocco. E ha sottolineato l’importanza di azioni che contribuiscano a restituire la democrazia al Venezuela.

Redazione Madrid

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