Moavero: “I consoli prima linea per gli italiani, essenziali”

Il ministro degli esteri Enzo Moavero Milanesi, circondato dai consoli nella riunione alla Farnesina.
Il ministro degli esteri Enzo Moavero Milanesi e il Ministro Plenipotenziario Luigi Maria Vignali, circondati dai consoli nella riunione alla Farnesina.

ROMA. – “Siete il primo contatto degli italiani all’estero con la madre patria, la vostra funzione è essenziale e prioritaria. Avete il mio supporto e spero che riusciremo a fare dei miglioramenti concreti”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi nel suo intervento alla Conferenza dei consoli italiani nel mondo, alla Farnesina. La due giorni di lavori è stata molto utile perché ha permesso un confronto sulle cose che vanno bene e sui problemi da risolvere, ha rilevato Moavero.

La prima cosa da cambiare è la frequenza di questi incontri. L’ultima conferenza si è svolta “incredibilmente” 16 anni fa, ma d’ora in poi dovrà tenersi ogni tre anni, ha aggiunto, “la prima linea” della diplomazia ne ha bisogno per stare al passo con le mutate esigenze dei cittadini.

Tra le principali sfide dei consolati il ministro ha individuato la mobilità dei nuovi italiani. Numeri minori rispetto ai milioni di italiani che sono emigrati a cavallo tra l’800 e il 900: una mobilità “più esigente, più temporanea, ma che in certi casi diventa anch’essa definitiva”. Il consolato deve rispondere con “efficienza, capacità di ascolto e rapidità. Malgrado le carenze di mezzi e di effettivi che conosciamo”.

E la limitazione delle risorse “può essere in parte risolta dall’utilizzo intelligente che le nuove tecnologie ci offrono”. Moavero ha chiesto ai consoli di essere “manager della vostra funzione”, individuando le esigenze corrette per migliorare il servizio. Perché “i cittadini ci guardano, incontrano molto di più i consolati che le ambasciate. Vivete con coscienza della nobiltà del vostro operato, io sono con voi”.

“Questo governo ha una politica per gli italiani all’estero e con risorse e tecnologia i consolati possono arrivare alla massima efficienza”. Lo ha detto il sottosegretario agli Esteri Ricardo Merlo ai giornalisti a margine della conferenza dei consoli italiani nel mondo. La sfide riguardano “le nuove migrazioni, la nuova cittadinanza”, ed il raggiungimento dell’efficienza “in tutte le pratiche e la rapidità, la gente deve sentirsi come a casa, in Italia”.

Poi c’è il tema della riforma del voto all’estero, con l’obiettivo di “togliere sei milioni di lettere dalle strade” e rendere il sistema “efficace e trasparente”. Tra le opzioni su cui si sta lavorando, ha spiegato, c’è il “voto elettronico” e la “registrazione”, e poi anche “lo spoglio delle schede in quattro diverse città”.

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