Tra innovatori under 35 del Mit un italiano che lavora in Svezia

Un laboratorio di ricerca.
Un laboratorio di ricerca.

ROMA. – Accanto a Francesca Santoro, che vive e lavora in Italia, la classifica degli innovatori under 35 stilata dal Massachusetts Institute of Technology (Mit) comprende anche un altro italiano, Francesco Gatto, che dopo essersi laureato nell’università di Padova vive e lavora in Svezia, in un’azienda specializzata in tecnologie biomediche, Elypta.

Qui Gatto sta mettendo a punto un obiettivo decisamente ambizioso: rendere più ampia la sfera d’azione della cosiddetta biopsia liquida, che riesce a intercettare segnali spia dei tumori in circolazione nel sangue. Attualmente questa tecnica permette di avere la diagnosi solo di un numero limitato di tumori e l’obiettivo dei Gatto è modificarla in modo da utilizzarla per numerose forme di tumore grazie a un nuovo set di biomarcatori.

Questi ultimi sono una sorta di spia biochimica molto diversa rispetto a quella utilizzata finora nella biopsia chimica. Non riconoscono, infatti, il Dna delle cellule tumorali in circolazione nel sangue ma hanno come bersaglio 19 prodotti del metabolismo chiamati glicosaminoglicani (Gag): la loro presenza nel sangue o nelle urine è considerata un indicatore affidabile per dieci forme di tumore.

Una delle prime applicazioni riguarda il tumore del rene, e sta portando Gatto a collaborare con ospedali in Svezia e in Italia, a Milano. Per il 2019 sono in programma due sperimentazioni della tecnica su larga scala in Europa, su un totale di 500 pazienti.