L’America profonda resta “rossa” ma i democratici crescono

Democratici al voto.
Democratici al voto. EPA/BASTIAAN SLABBERS

WASHINGTON. – L’America che esce dalle urne di Midterm resta un Paese fortemente spaccato in due ma è più blu e meno rosso, più motivato al voto e più aperto verso le donne e le minoranze. Sono alcune delle tendenze che emergono dalle prime analisi dei dati. I repubblicani hanno conservato e rafforzato la loro maggioranza al Senato, ma la mappa dei collegi era loro favorevole.

I dem invece hanno sfondato alla Camera non solo nei collegi vinti da Hillary Clinton ma anche facendo breccia nelle zone suburbane di tutto il Paese, dove nel 2016 aveva vinto Trump. Questo grazie in particolare al voto degli elettori più istruiti, con un +10% per i maschi bianchi e un +20% delle donne bianche che hanno fatto sentire la loro voce contro il tycoon.

E’ in questa linea di frontiera tra le aree metropolitane e quelle remote che è avanzata di più l’onda blu. I repubblicani si sono ritirati dai loro bastioni suburbani consolidandosi nelle aree rurali dell’America profonda, zoccolo duro del loro ‘muro rosso’, dove sbancano tra gli elettori bianchi meno istruiti (+25% rispetto agli avversari).

“E’ come se la base Gop fosse emigrata dai country club alla campagna”, spiega l’ex deputato Tom Davis, che un tempo guidava il comitato nazionale repubblicano del Congresso. Un vero e proprio “bagno di sangue”, dalla costa est al Nevada, anche se non è stato uno ‘strike’.

A confermare l’esistenza di un’onda blu, anche se priva di effetti sul Senato, è il dato del voto popolare, vinto dai democratici con uno scarto di circa il 9%. Una percentuale più alta di quella delle ‘onde’ repubblicane nel 1994, 2010 e 2014 e della stessa ultima onda blu nel 2006. Pure Hillary Clinton aveva vinto il voto popolare contro Donald Trump, con oltre tre milioni di preferenze in più, anche se aveva perso la gara negli Stati decisivi.

E il voto di Midterm ha confermato che nel Paese batte il cuore di una maggioranza progressista. A far volare i democratici è stata anche l’affluenza record, che per la prima volta nelle elezioni di Midterm ha superato il tetto dei 100 milioni: 113, il 49% degli elettori registrati. Con il tour de force elettorale, tuttavia, Trump è riuscito a mobilitare anche la base repubblicana, contenendo i danni.

A spiegare il successo dem anche le motivazioni del voto: secondo un sondaggio dell’Ap, al primo posto (26%) c’era l’Obamacare, continuamente minacciato dai Gop. Al secondo posto (23%) l’immigrazione, ma con visioni molto polarizzate. I democratici si sono inoltre aggiudicati un ‘posto a tavola’ a Washington offrendo con i loro candidati l’opportunità di un Congresso più giovane, più femminile, più aperto alle minoranze e alla diversità, consentendo un cambio generazionale e demografico.

(di Claudio Salvalaggio/ANSA)

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