Bankitalia: più finanza nella ricchezza delle famiglie, meno Btp

Bot e Btp. I risparmi degli italiani
Bot e Btp detenuti direttamente (a 121 miliardi di euro) sono la metà di vent'anni fa.

ROMA. – Prosegue il recupero della finanza nei portafogli delle famiglie italiane a scapito del ‘mattone’, colpito anche dal calo dei prezzi, ma vince la liquidità con depositi e azioni. Il possesso di titoli di Stato, un tempo fra i preferiti, è ai minimi dal 1950 anche se gli italiani li possiedono ugualmente tramite i fondi e le gestioni situati spesso all’estero.

Nel paper curato da Diego Caprara, Riccardo De Bonis e Luigi Infante, del servizio analisi statistiche di Banca d’Italia si traccia una panoramica di come sia cambiata dal dopoguerra la ricchezza delle famiglie, che nel 2017 ammontava a circa 10mila miliardi di euro, e la sua composizione che ricorda quella di Francia e Spagna. Un quadro diverso dagli Stati Uniti, dove il mercato finanziario, è più evoluto e dalla Germania, dove è più limitato il fenomeno delle case di proprietà.

E quindi i curatori rilevano come la ricchezza reale pari a 6.300 miliardi sia 5,5 volte il reddito disponibile e quella finanziaria, pari a 4.400 miliardi è 3,8 volte. La ricchezza totale netta, tenendo conto dei debiti, è 8,5 volte il reddito.

La ‘rincorsa’ della finanza è iniziata subito dopo la guerra in un’Italia ancora agricola con alcune battute d’arresto (la nazionalizzazione Enel, le crisi di Borsa degli anni ’70 e ’80 e poi con la crisi finanziaria del 2006). Negli anni del boom della ‘new economy’ c’era stato anche il sorpasso, poi rientrato. Il recupero è in corso ma appunto il peso della ricchezza reale resta ancora superiore.

All’interno della finanza c’è invece una classe di attivi che è scesa ai minimi dal 1950: i titoli, sia quelli delle banche (colpiti per ultimi dalla normativa del bail in) e quelli di Stato, un tempo i grandi preferiti dei risparmiatori. Ora la gran parte dei titoli pubblici è detenuta in maniera indiretta tramite fondi pensione e gestioni.

In termini assoluti i Bot e Btp detenuti direttamente (a 121 mld di euro) sono la metà di vent’anni fa, quando avevano raggiunto il picco di 363 miliardi, di pari passo con l’aumento del debito pubblico. Si preferisce così la liquidità, come emerso di recente anche dalla ricerca dell’Acri. Depositi bancari e liquidità rappresentano la maggior componente della ricchezza finanziaria delle famiglie italiane (al 31%) i titoli pubblici sono scesi a circa il 20% del totale, quota simile a quella delle azioni(24%).

(di Andrea D’Ortenzio/ANSA)

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