Status docenti in Global Index, Italia terz’ultima

Primo giorno di scuola nella scuola Peyron di Via Ventimiglia a Torino. Insegnanti
Primo giorno di scuola nella scuola Peyron di Via Ventimiglia a Torino. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

ROMA. – Lo status degli insegnanti in Italia è fra i peggiori in Europa e nel mondo: è il fanalino di coda in Europa e solo Israele e Brasile si collocano più in basso a livello mondiale. E’ quanto emerge dal Global Teacher Status Index 2018 nel quale il nostro Paese si posiziona al 33° posto su 35 ed è quindi il paese europeo partecipante con la peggiore posizione in classifica e l’economia occidentale consolidata.

Dall’ultima indagine, condotta nel 2013, lo status degli insegnanti in Italia è peggiorato. Diminuisce anche il rispetto nei confronti dei docenti: solo il 16% degli italiani intervistati ritiene che gli alunni rispettino i propri insegnanti. Si tratta del sesto dato più basso e del più basso in assoluto tra le grandi economie europee.

Altro il tenore delle risposte nei paesi asiatici: in Cina, per esempio, l’81% degli intervistati ritiene che gli alunni rispettino i propri insegnanti. I dati, d’altronde, dimostrano cinque anni fa, il 20% degli italiani intervistati affermava che gli alunni rispettavano i loro insegnanti, in confronto all’attuale 16%.

Ciononostante, quasi un italiano su tre (il 31%) spingerebbe il proprio figlio a diventare insegnante. Questa rappresenta la seconda percentuale più alta tra le maggiori economie dell’UE dopo la Spagna (39%), con un aumento rispetto al 2013, anno in cui la stessa si fermava al 28%. In confronto, più della metà (54%) degli indiani incoraggerebbe i propri figli a diventare insegnanti, ottenendo la percentuale più alta tra tutti i paesi intervistati.

Il paese in cui si ottiene il punteggio più basso in merito è la Russia (6%). La metà (il 50%) degli italiani ritiene che gli insegnanti dovrebbero essere pagati in base ai risultati dei loro alunni, mentre quelli contrari all’idea sono poco più di un quarto (26%). Tuttavia, il sostegno alla remunerazione legata ai risultati è notevolmente diminuito in Italia dal 2013, quando circa i due terzi degli intervistati (il 67%) si dichiaravano favorevoli. Infine, la maggior parte degli italiani intervistati (il 21%) ha dichiarato che la professione più simile a quella degli insegnanti è quella degli assistenti sociali, allineando l’Italia alla maggior parte dei paesi intervistati.

“Questo indice – spiega Sunny Varkey, fondatore della Varkey Foundation, che ha pubblicato lo studio – fornisce una prova accademica a qualcosa che abbiamo sempre saputo istintivamente: il legame tra lo status degli insegnanti nella società e il rendimento dei bambini a scuola. Possiamo affermare senza ombra di dubbio che il rispetto degli insegnanti non è solo un importante dovere morale, ma è essenziale per i risultati scolastici di un paese”.

Il professor Peter Dolton, direttore di ricerca presso l’Istituto nazionale di ricerca economica e sociale del Regno Unito, sottolinea che “da quando abbiamo misurato lo status degli insegnanti 5 anni fa, nella maggior parte dei paesi intervistati lo stesso ha registrato un aumento. Anche la fiducia del pubblico nel proprio sistema educativo è aumentata. Ma l’insegnamento rimane una professione di fascia media in molti paesi e persistono forti differenze. Ancora una volta abbiamo visto che gli insegnanti godono di uno status molto più alto nei paesi asiatici rispetto all’occidente”.

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