Ad Ancona uno sportello anti-fakenews su tumori

Tastiera di computer con la scritta Fake news
Picco di notizie false durante le elezioni del 4 marzo.

ROMA. – Il bicarbonato funziona contro i tumori? E’ vero che la curcuma può sostituire la chemio? E’ disponibile in Italia l’immunoterapia per il tumore al seno? Sono alcune delle numerose domande arrivate allo sportello anti-fakenews sui tumori attivato dallo scorso giugno dall’Azienda ospedaliero-universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, nell’ambito del progetto ‘Non fermiamo l’informazione: un patto tra professionisti della comunicazione e della salute in oncologia’, presentato a Roma alla prima Convention del Management della sanità organizzata dalla Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere).

“Spesso i rapporti tra medici e media sono difficili per la presenza di barriere nella comunicazione – rileva Michele Caporossi, direttore generale – e al tempo stesso i giornalisti dovrebbero potersi confrontare con gli esperti per informare al meglio i pazienti. Un nuovo patto tra professionisti della comunicazione e della salute è fondamentale per garantire che l’informazione non diventi disinformazione”.

Da qui l’idea di lavorare su più fronti. Il primo passo del progetto è stato costituire un tavolo di lavoro, che ha coinvolto medici, giornalisti di testate marchigiane, l’Ordine dei giornalisti, la Scuola di giornalismo di Urbino e l’università. Dopo aver analizzato le buone pratiche evidenziate dagli studi scientifici, è stato prodotto un documento con i criteri per una buona diffusione delle informazioni di tipo medico e le strategie per superare le barriere tra comunicazione, ricerca e assistenza sanitaria.

Tra le raccomandazioni emerse, ad esempio, c’è quella di evitare qualsiasi forma di sensazionalismo, di dare alla rettifica o ritrattazione lo stesso spazio della notizia, di evitare i termini vaghi e di citare i conflitti di interessi che potrebbero influenzare lo studio o la terapia. Dopo questa prima fase sono stati attivati due sportelli contro le fakenews: uno sui tumori, e l’altro sull’hiv.

“Lo sportello per l’oncologia è attivo da giugno, ma ha avuto una promozione più tardiva – precisa la responsabile Rossana Berardi – Abbiamo avuto una buona risposta finora, con un centinaio di persone che sono venute tra pazienti e familiari, più altre che hanno fatte domande tramite l’email dedicata, il sito oncologiamarche.it e la pagina Facebook”.

Quello sull’hiv ha invece avuto una risposta minore finora dal pubblico. “A novembre – conclude Caporossi – il gruppo di lavoro sulla comunicazione tornerà a lavorare su altri temi”.

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