Spettro impeachment su Trump. Ecco come funziona

WASHINGTON. – Impeachment (messa in stato di accusa) o il 25esimo emendamento: sono i due possibili iter costituzionali per destituire il presidente Usa.

COME FUNZIONA – L’impeachment consente di rimuovere i componenti del potere esecutivo, dal presidente al vice presidente sino ai funzionari delle amministrazioni statali, nonché i giudici federali. E’ una procedura lunga e complessa. E’ promosso dalla Camera dei Rappresentanti che deve votare a favore con la maggioranza semplice (218 su 435) indicando i capi d’accusa. Il ruolo di giudice spetta al Senato, con voto a maggioranza dei due terzi. Gli estremi per l’impeachment sono l’alto tradimento, l’attentato alla Costituzione, la corruzione o altri alti crimini e violazioni.

I PRECEDENTI – Solo due presidenti vi sono stati sottoposti, entrambi assolti: il repubblicano Andrew Johnson (1868), che si salvò per un solo voto dall’accusa di abuso di potere (aver nominato il segretario alla Guerra senza consultare il Senato); e il democratico Bill Clinton (1998), per aver mentito sulla sua relazione con la giovane stagista della Casa Bianca Monica Lewinsky e per aver ostacolato la giustizia premendo su alcuni collaboratori affinché non emergesse la verità. Richard Nixon invece si dimise nel ’74, evitando così un sicuro impeachment per ostruzione alla giustizia nel Watergate, mentre fallirono i vari tentativi di mettere in stato di accusa George W. Bush per la guerra in Iraq.

IL 25/MO EMENDAMENTO – E’ una strada alternativa all’impeachment. Consente di rimuovere il presidente senza che sia necessario elevare accuse precise. E’ sufficiente che il vice presidente e la maggioranza del gabinetto trasmettano una lettera al Congresso sostenendo che il presidente non è in grado di esercitare i poteri e i doveri del suo ufficio. In tal caso gli subentra il vicepresidente. Se il presidente si oppone, a decidere è la Camera, con i due terzi dei voti.

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