Al via il XXXIII Festival del Cinema Latinoamericano a Trieste

Festival del Cinema Latinoamericano di Trieste 2018
Festival del Cinema Latinoamericano di Trieste 2018

CARACAS – Fino al 18 novembre a Trieste al Teatro Miela si svolgerà il Festival del Cinema Latinoamericano. Tra i temi trattati ci sono i traumi delle dittature militari, i ritratti di donne forti di un’America Latina travagliata che cerca di trovare degli equilibri, tutto ció con commedie, drammi, thriller e documentari.

Parteciperanno dal Cile: “…Y de pronto el amanecer” di Silvio Caiozzi, candidato all’Oscar al Miglior Film Straniero ed anche “Se busca novio… para mi mujer” di Diego Rougier, una commedia che racconta le vicende di una coppia interpretata da Javiera Contador e Fernando Larraín.

Dall’Argentina il thriller “El Jardín de la clase media” di Ezequiel C. Inzaghi, ambientato a Buenos Aires, la cui trama é la corruzione fino alle più alte sfere politiche.

Da Cuba, che era assente da vari anni, arrivano diversi film, tra cui “Un traductor” di Rodrigo e Sebastián Barriuso, che parla della bellissima storia dei bambini di Chernobyl, arrivati a Cuba per curarsi, e il loro interprete, un giovane docente di russo interpretato Rodrigo Santoro.

Per la sezione Contemporanea ci sono diverse proposte: il “Misterios del inframundo en Teotihuacán” di Eduardo Flores Torres, una storia millenaria in un misterioso tunnel sotterraneo del famoso sito archeologico messicano, poi “Viva el palíndromo” di Tomas Lipgot

Amanda Puga con il suo “Mi norte es el sur” che é un viaggio dove raccoglie le opinioni della gente comune sul continente Latino-americano; e “Los Corroboradores”, di Luis Bernárdez, un thriller su una misteriosa societá segreta a Buenos Aires.

Poi ci sono anche due documentari che parlano dei traumi delle dittature militari : “Il Risarcimento: monsignor Romero, il suo popolo e Papa Francesco” di Gianni Beretta e Patrik Soergel che ricorda la storia dell’arcivescovo di San Salvador Oscar Romero, da poco proclamato santo da Papa Francesco;

“La memoria del Cóndor” di Emanuela Tomassetti invece tratta del processo in corso in Italia per dare giustizia ai desaparecidos della famigerata operazione Cóndor, dove persero la vita migliaia di oppositori uccisi dalle dittature militari del Sud America.

Mentre le protagoniste femminili sono della argentina radicata in Messico Paula Markovitch con “Cuadros en la oscuridad” e “Mi viejo rebelde” di Ana Bayer che analizzano il rapporto difficile delle protagoniste con i loro padri. Sullo stesso argomento è “Cenizas” di Juan Sebastián Jácome chiamato cosí perché si svolge contemporaneamente a una eruzione vulcanica.

“Violeta al fin” di Hilda Hidalgo del Costa Rica parla di un’anziana che dopo un divorzio deve difendere la propria casa e la propria indipendenza da chi gliele vuole togliere.

La storia della statunitense Henrietta Boggs che si sposa con José Figueres dopo aver lasciato il suo Paese per affiancarlo nell’ascesa alla presidenza della Repubblica del Costa Rica, é raccontata in “Primera Dama de la Revolución”.

Verranno inoltre omaggiati Fernando Birri presidente onorario e il cineasta brasiliano Rosemberg Cariry.

Ci sarà anche una sezione speciale dedicata ai 100 anni della Triestina con un documentario sui campioni e gli eventi del calcio.

Per l’Evento Speciale ci sarà il film peruviano “Rosa Mística, fragmentos de la melancolía” di Augusto Tamayo dedicato a Santa Rosa da Lima e la sua lotta per avere una vita indipendente cosa molto difficile per una donna del XVII secolo e dedicarsi alla ricerca spirituale.

Vera Vigevani Jarach, italiana d’Argentina e una delle fondatrici del movimento delle Madri di Plaza de Mayo, riceverà il Premio Allende, che si dedicherà anche alla memoria di Fernando Birri.

Sia sulla pagina Facebook che sul sitio web Festival del Cinema Latino si troveranno tutte le informazioni pertinenti.

(di Angelo Di Lorenzo)

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