Meno omicidi in Italia, al Centro alta percentuale di vittime donne

In tuta bianca alla ricerca di indizi di omicidi.
Meno omicidi in Italia.

ROMA. – Meno omicidi in Italia, dove il triste primato resta a Sud, con la Campania prima. Anche se al Centro c’è la percentuale più alta di femminicidi e in generale – nell’80% dei casi – le donne conoscono il proprio killer. Sono alcuni dei numeri emersi dall’analisi dei dati Istat sui 357 omicidi commessi in Italia nel 2017.

Per quanto riguarda gli uomini, nel 32,1% dei casi le persone di sesso maschile sono state uccise da un soggetto che non conoscevano e per il 43,2% si tratta di omicidi senza un autore identificato (101 vittime). Inoltre, nel triennio 2014-2016, il 21,7% dei killer erano stranieri.

IN ITALIA CIFRE BASSE RISPETTO A MEDIA UE – Il tasso registrato per l’Italia è più basso di quello medio dell’Unione europea (pari nel 2016 a uno per 100mila abitanti contro lo 0,7 in Italia). I Paesi con i valori più alti in Europa sono la Lettonia e la Lituania (5,6 e 4,9 omicidi per 100mila abitanti). Nel 2017 gli omicidi di criminalità organizzata in Italia, in calo, sono stati il 12,6% del totale. IL 21,7%

COMMESSI DA STRANIERI – Il 78,3% di omicidi nel nostro Paese è stato commesso da italiani, il 21,7% da stranieri, secondo quanto ha rilevato l’Istat tra il 2014 e il 2016. L’età media degli autori di omicidi è di 37 anni, quella delle vittime 46. Nel triennio 2015-2017, le vittime di omicidio sono straniere nel 19,6% dei casi.

AL SUD IL PRIMATO. PER LE DONNE, AL CENTRO LE PERCENTUALE PIU’ ALTA – Al Sud spetta il primato di omicidi commessi tra il 2015 e il 2017, con un tasso pari all’1,01 per 100mila abitanti di questa ripartizione (rispetto allo 0,67 in Italia). Gli omicidi di uomini si verificano soprattutto nel Mezzogiorno. Per le donne il valore più alto si registra al Centro, mentre quello più contenuto al Sud (0,37). Per quanto riguarda gli uomini, le cinque regioni più colpite dal fenomeno sono Campania, seguita da Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia.

OTTO DONNE SU DIECI CONOSCEVANO PROPRIO KILLER – Delle 123 donne uccise nel 2017, l’80,5% è stata vittima di una persona che la vittima conosceva. In particolare, nel 43,9% dei casi si trattava del partner attuale (35,8%, 44 donne) o del precedente (8,1%, 10 donne). Nel 28,5% dei casi(35 donne) di un familiare e nell’8,1% dei casi (10 donne) di un’altra persona che conosceva, come un amico o un collega.

IN 101 UCCISIONI DI UOMINI (43%) L’AUTORE NON È STATO IDENTIFICATO – Nel 2017, nel 32,1% dei casi le persone di sesso maschile sono state uccise da un soggetto che non conoscevano (75 uomini) e per il 43,2% si tratta di omicidi senza un autore identificato (101 maschi). Al contrario, la quota di uomini uccisi da conoscenti è pari a solo il 24,8%. Nel periodo 2015-2017 i tassi di omicidio degli uomini risultano più elevati nelle età 25-54 anni, con un picco per i 25-34enni (1,43 per 100mila uomini).