Scala: un po’ di Rossini nell’Attila verdiano del 7 dicembre

(ANSA) – MILANO, 16 NOV – Conterrà anche un po’ di Rossini l’ ‘Attila’ verdiano che inaugurerà la stagione della Scala, il 7 dicembre prossimo, con la direzione di Riccardo Chailly e la regia di Davide Livermore. Lo ha rivelato questa sera lo stesso Chailly, presentando l’opera insieme a Sandro Cappelletto, direttore della Rivista di Studi Verdiani, con una conversazione a due davanti al pubblico degli ‘Amici della Scala’. Si tratta delle ‘5 battute per Attila’ che il Pesarese scrisse come ‘omaggio’ a Verdi nel 1865, tre anni prima di morire, che Cappelletto ha mostrato in una diapositiva tratta dalla pagina originale con la scritta autografa “salvo la approvazione di Verdi” e che in seguito Rossini regalò a Giuseppina Strepponi, la celebre soprano che fu seconda moglie di Verdi. Ma non è la sola novità: c’è anche un’aria di 3 minuti e mezzo (“Oh dolore! ed io vivea”) che Verdi scrisse per il tenore scaligero Napoleone Moriani, interprete di Foresto nella prima esecuzione alla Scala il 26 dicembre 1846.