Maltempo: una tantum di cinquemila euro a famiglie colpite

I danni causati del forte maltempo dei giorni scorsi nella zona di Alleghe e Caprile (Belluno). Bellunese
I danni causati del forte maltempo dei giorni scorsi nella zona di Alleghe e Caprile (Belluno), 01 novembre 2018. ANSA/DIEGO RIVA

ROMA. – Arrivano i primi interventi urgenti dopo l’ondata di maltempo che, a partire dallo scorso ottobre, ha interessato Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Toscana, Sardegna, Siciliana, Veneto e delle Province autonome di Trento e Bolzano.

Il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha firmato l’ordinanza che introduce alcune novità assolute: “per la prima volta nella storia degli interventi emergenziali”, un contributo “una tantum di 5.000 euro massimo per i nuclei familiari la cui abitazione principale risulti compromessa nella sua funzionalità dal maltempo e massimo 20.000 euro per l’immediata ripresa delle attività economiche e produttive, sulla base di apposita ricognizione svolta dai commissari” delegati.

I contributi, spiega la Protezione Civile sono “riconosciuti solo nella parte eventualmente non coperta da polizze assicurative”. I commissari sono autorizzati ad “assegnare un Contributo per l’Autonoma Sistemazione (Cas) ai nuclei familiari la cui abitazione principale sia stata distrutta, in tutto o in parte, o sia stata sgomberata. Il contributo può variare da un minimo di 400 euro mensili a un massimo di 900, variando in base al numero dei componenti del nucleo familiare. È possibile inoltre erogare ulteriori 200 euro mensili, anche in aggiunta al limite massimo, per ogni componente della famiglia di età superiore ai 65 anni o disabile con invalidità non inferiore al 67%”.

Un capitolo a parte è dedicato agli alberi abbattuti che potranno essere stoccati in apposite aree di deposito. Lo smaltimento di materiale eventualmente contenente amianto spetta a ditte specializzate. Per la rimozione di alberi abbattuti e dei materiali vegetali in zone urbanizzate, negli alvei di fiumi, in laghi e corsi d’acqua, i Commissari sono autorizzati anche a cedere il materiale ai soggetti che realizzano gli interventi, quale compensazione del lavoro svolto, inoltre, potranno cedere a prezzo da stabilire il legname utilizzabile a fini commerciali e industriali. In questo caso il corrispettivo è finalizzato al rimboschimento.

Il tutto al fine di evitare ulteriori pericoli per l’incolumità pubblica e privata. Per l’espletamento di tali interventi d’urgenza, è a disposizione dei Commissari delegati e delle Province autonome di Trento e Bolzano la somma complessiva di 53.500.000 deliberata dal Consiglio dei Ministri dell’8 novembre.

Lascia un commento