Mattarella: “Garantire libertà di stampa e minoranze”

Il Presidente Sergio Mattarella in occasione della cerimonia per i 130 anni dalla fondazione del Gruppo Athesia.
Il Presidente Sergio Mattarella in occasione della cerimonia per i 130 anni dalla fondazione del Gruppo Athesia. (Foto Ufficio Stampa Quirinale)

BOLZANO. – “La nostra Costituzione prevede la tutela delle minoranze e della libertà di stampa. Sono due valori che hanno una legame tra di loro”. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo a Merano alla cerimonia per i 130 anni del gruppo editoriale Athesia.

Il Presidente ha ricordato l’impegno dell’azienda bolzanina per questi due valori e le persecuzioni subite sotto il nazifascismo. L’Athesia è “un punto di riferimento per la tutela della cultura e dell’identità del gruppo tedesco del Sudtirolo”, ha proseguito Mattarella che ha anche ribadito “il diritto di manifestare il pensiero e di esercitarlo nella propria lingua e cultura. Il confronto tra le varie identità è una ricchezza per qualunque paese democratico e questa esigenza si è espressa in questi 130 anni da parte del gruppo Athesia”, ha aggiunto il Capo dello Stato.

“La tutela delle minoranze e della libertà di stampa – ha sottolineato – richiedono il sostegno dello Stato. Questi elementi sono anche parte essenziale della cittadinanza europea che emerge con forza da queste terre, da queste montagne che spesso sono viste come elemento di divisione ma sono cerniera che unisce tante aree d’Europa”.

Mattarella ha poi sottolineato l’importanza dell’integrazione europea, che “ha messo in comune il futuro dei suoi popoli per cancellare frontiere e superare divisioni. Questo ha creato una prospettiva crescente che mette in comune tutti i popoli europei ciascuno con la propria identità, cultura e carattere ma accomunati da questa comune prospettiva di pace e collaborazione e di crescita”.

Per quanto riguarda l’Europa, il presidente della Repubblica e il governatore altoatesino Arno Kompatscher hanno espresso, durante un breve incontro a margine della cerimonia, la speranza di “una nuova era per la Ue, istituzione che deve essere in grado di superare l’attuale momento di crisi e rafforzare ulteriormente lo spirito di collaborazione fra i paesi membri”.

(dell’inviato Stefan Wallisch/ANSA)

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