Bitcoin affonda sotto 4.000 dollari, -80% in un anno

Continua in discesa il valore del Bitcoin
Continua in discesa il valore del Bitcoin.

NEW YORK. – Il Bitcoin sempre più giù. La criptovaluta affonda sotto i 4.000 dollari fra il crescente disinteresse degli speculatori e dei miner, e le battaglie interne che hanno causato la scissione del Bitcoin Cash. Con il nuovo calo la criptovaluta vede andare in fumo un terzo del suo valore in soli sette giorni: dal picco di quasi 20.000 dollari toccato alla fine del 2017, il Bitcoin è ora in calo dell’80%. E il suo crollo si fa sentire sull’intero mercato delle criptovalute, che vale ora solo 130 miliardi di dollari, ben al di sotto degli 800 miliardi di gennaio.

Secondo gli osservatori una sola cosa può spiegare il crollo, ed è il ”panico” sul mercato. I volumi di scambio ridotti hanno ridotto l’interesse degli speculatori. E anche i miner sembrano aver preso le distanze dalla criptovaluta: il tasso hash, che misura gli sforzi dei miner nel risolvere le complesse equazioni per generare nuovi Bitcoin, è in calo.

Completa il quadro già difficile la divisione del Bitcoin cash, clone del Bitcoin originale: gli sviluppatori e i miner non sono riusciti a trovare un accordo sul futuro del Bitcoin cash, innescando quindi una sua scissione. Questo ha alimentato i timori sulla prospettiva di ulteriori divisioni fra le criptovalute e quindi sul loro valore.

”Il valore del Bitcoin è spinto dall’intensità della domanda e dell’offerta. Se i miner non sono attivi, il Bitcoin non funziona e il mercato perde fiducia. Se non c’è fiducia, la pressione sale e le vendite aumentano” facendo crollare i prezzi, spiegano alcuni osservatori con il Wall Street Journal. Molti analisti però sono ottimisti e prevedono una ripresa del Bitcoin. ”Le cose peggiorano prima di migliorare” affermano. E il caso Amazon ne è un esempio: fra il dicembre 1999 e l’ottobre 2001, la società di Jeff Bezos ha perso il 95% del suo valore. Da allora non solo ha recuperato ma è diventato un vero colosso.

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