Premio all’Italianità, la “due giorni” del Comites di Madrid all’insegna  dell’emigrazione

Con la presentazione di due documentari e un interessante dibattito sulla giovane emigrazione italiana dei nostri giorni si è concluso il convegno “Emigrare in Europa: Mobilità e Circolarità”. Consegnati i tradizionali “Premi all’Italianità” a esponenti della nostra comunità in Spagna

MADRID – Conclusa con successo la “due-giorni” organizzata dal Comites di Madrid.  E non poteva essere altrimenti visto l’impegno con il quale è stato curato ogni dettaglio. Quest’anno la tradizionale consegna dei “Premi all’Italianità 2018” è stata fatta coincidere con il “Convegno Emigrare in Europa: Mobilità e Circolarità”. Per due giorni, quindi, si è parlato di emigrazione, di nuove generazioni, d’integrazione e di lavoro.

La manifestazione del Comites, una “due-giorni” assai interessante, è stata aperta da una sessione di “coaching” gratuita, orientata ai giovani connazionali appena arrivati in Spagna, ma anche a coloro che vi risiedono da tempo. L’obiettivo è stato aiutarli a reagire a situazioni complesse in modo da poter raggiungere le mete desiderate, durante la loro esperienza all’estero.

La sessione di “coaching” è stata curata da Erika Bezzo, Coach Strategico e Interculturale accreditata presso ICF (International Coach Federation), Carlo Cattaneo, psicologo clinico e psicoterapeuta specialista nel trattamento dei disturbi d’ansiae Silvia Montanari,Psicologa e Psicoterapeuta Europea.

Nel tardo pomeriggio, poi, è stato proiettato il documentario realizzato da Felice Bagnato “Gli anni (chiusi) in tasca”. Bagnato, invitato d’onore della serata, attraverso il documentario ha illustrato l’esperienza di giovani emigrati in Francia, in Germania e negli Stati Uniti. A raccontare la loro esperienza di giovani emigrati a Madrid, invece, sono stati invitati Gianluca Vidili, Federica Cottone, Francesco Vinci, Claudia Giommarini e Renato Spizzichino.

Dopo il concerto del Gruppo Mina e Lucio, che interpretavano brani vincolati al mondo dell’emigrazione, la serata concludeva con un aperitivo.

Il pomeriggio seguente, i numerosi presenti hanno assistito alla proiezione di un altro documentario. Realizzato dalla Fondazione Paolo Cresci di Lucca, “Italia Addio, Non Tornerò” metteva al centro del dibattito una realtà inquietante: i giovani italiani che emigrano non pensano ad un futuro ritorno in patria. All’interessante dibattito che ha fatto seguito alla proiezione, hanno partecipato anche il presidente della Fondazione Paolo Cresci, Alessandro Bianchini; la giornalista Barbara Pavarotti, che ha collaborato alla realizzazione del documentario; la Direttrice dell’agenzia stampa “Italian Network”, Maria Ferrante; Pietro Luigi Biagione, anch’egli rappresentante della Fondazione, e il giovane Valerio Amilcare, dell’Associazione “Generazione Zero”.

A conclusione della serata, alla quale ha assistito anche la Cancelliere Consolare, Cristiana Cuneo, il Presidente del Comites, Pietro Mariani; Giovanni Simone, Segretario; Andrea Lazzari, Tesoriere e Valerio Marchesiello, Consigliere, hanno consegnato i Premi all’Italianità.  I riconoscimenti sono stati assegnati a: Lea Levi (Arte), Filippo Faraguna (Cultura), Andrea Coppola (Associazionismo), Maria Eugenia Alvarez (Italia-Spagna), Pizzeria Luna Rossa (Made in Italy), Pasta Fresca Fior d’Italia (Piccola e Media Industria), Stefano Prola (Tecnologia).

Particolare rilievo, a 40 anni dal Referendum che sanciva l’entrata in vigore dell’attuale Costituzione spagnola, il premio assegnato a Lea Levi. L’artista, con ben 442 scatti realizzati con la sua Hasselblad, seduta davanti al televisore, ha documentato fotograficamente la morte e il funerale del dittatore. Come ha scritto “El Paìs”, “l’inquietante risultato è una specie di muro di Instagram sul 20-N, realizzato 40 anni prima dell’era di Instagram”. In altre parole, documentava il tramonto della dittatura, l’alba della democrazia e il ritorno della speranza. A chi le ha chiesto perché non era in strada a fotografare ha risposto con la semplicità e l’umiltà dell’artista: “E dove potevo assistere meglio all’avvenimento se non di fronte ad un televisore?”.

Rilievo merita anche il “Premio All’Italianità” consegnato al presidente del Comites, Pietro Mariani. Questo riconoscimento premia il lavoro svolto da Mariani in seno all’Istituzione a favore degli italiani che vivono e lavorano in Spagna.

L’incontro del Comites con la Comunità è stato propizio anche per presentare un interessante Vademecum con tutte le indicazioni necessarie per emigrare e vivere in Spagna. E’ una sorta di manuale tascabile per gli italiani che decidono di venire a vivere in Spagna. Presentato anche un nuovo progetto ancora in cantiere: “Ciao España”, un programma radiofonico che sarà realizzato dal Comites in collaborazione con il nostro Giornale; programma radiofonico rivolto agli italiani che risiedono in Spagna.

Il Comites di Madrid, a conclusione dell’interessante serata, ha offerto ai presenti un “buffet all’italiana”.

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