Elezioni comunali, vince l’astensione: il 72,6 % degli elettori diserta le urne

Tibisay Lucena, presidente Cne
Tibisay Lucena, presidente del Consiglio Nazionale Elettorale, ha letto il primo bollettino ufficiale

CARACAS – Una volta ancora ha trionfato l’astensione. Il 72,6 per cento degli elettori ha deciso di non recarsi alle urne. Non era mai accaduto che la partecipazione a un’elezione comunale fosse così bassa. E’ la sconfitta del Governo, che non è riuscito a convincere l’elettorato dell’importanza del voto. Lo è anche del Consiglio Nazionale Elettorale, sulla cui imparzialità e indipendenza ormai pochi ancora credono. E’ il trionfo, invece, della maggior parte dei partiti politici d’Opposizione, che non si sono presentati alle Comunali; partiti che dovranno meditare a lungo sul significato politico di quest’astensione e ricucire i tanti strappi provocati più dalle ambizioni personali dei leader che dai loro diversi orientamenti ideologici.

Nel rendere noto i primi risultati, il Consiglio Nazionale Elettorale ha informato che sono stati già assegnati 156 Consigli Comunali. Di questi, 142 sarebbero andati a candidati del governo e 14 ad altri.

Nella giornata elettorale del 9 dicembre si sono rinnovate le cariche di 335 Consigli Comunali con l’elezione di 2.459 consiglieri; 1.703 uninominali e 685 per lista. Eletti anche i Consiglieri che rappresenteranno le comunità indigene. Sospese le elezioni nello Stato Bolívar a causa delle proteste. Si ripeteranno nella data che deciderà l’organismo elettorale. Domenica, stando al Consiglio Nazionale Elettorale, erano stati chiamati ad esprimere il proprio voto 20 milioni 704mila 612 elettori, 229mila 766 stranieri residenti nel Paese.

51 organizzazioni politiche

Gli aspiranti ad occupare un posto in uno dei Consigli Comunali sono stati 18mila 874. Le organizzazioni politiche che vi hanno partecipato sono state ben 51. Di queste, 10 apertamente filo-governative. Il resto, alcune simpatizzanti del Governo e poche, appena una manciata, dell’Opposizione, che comunque hanno considerato opportuno non astenersi.

Dopo aver votato, il capo dello Stato ha dichiarato:

– E’ questo il 25esimo appuntamento elettorale. Dei 24 precedenti, ne abbiamo vinti 22. Siamo veramente una forza politica.

Seguita con scetticismo all’estero la tornata elettorale di domenica 9 dicembre. L’Unione Europea, gli Stati Uniti, il Canada e la stragrande maggioranza dei paesi dell’America Latina, in primis quelli che costituiscono il “Grupo de Lima”, considerano che le elezioni politiche in Venezuela mancano di credibilità e di imparzialità. E’ per questo che non hanno riconosciuto la rielezione del presidente Maduro che, il 10 gennaio, presterà giuramento per un nuovo mandato. L’opposizione ha contestato la legalità delprocesso elettorale che ha consentito al presidente Maduro di prolungare la sua permanenza al potere. L’Assemblea Nazionale, il parlamento controllato dalle opposizioni ma le cui funzioni sono disconosciute dal governo, lo ha definito “incostituzionale”.

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