Champions: serata amara per l’Inter, addio Champions

Luuk de Jong e Mauro Emanuel Icardi si disputano la sfera n'incontro pareggiato dall'Inter 1-1.
Luuk de Jong e Mauro Emanuel Icardi si disputano la sfera n'incontro pareggiato dall'Inter 1-1. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

MILANO. – Svanisce il sogno Champions per l’Inter che si risveglia in Europa League. Non basta il gol di Icardi in rimonta e non basta nemmeno il favore del Barcellona, che ferma il Tottenham: i nerazzurri fanno tutto da soli, fallendo l’unico obiettivo possibile cioè la vittoria contro il PSV Eindhoven. L’Inter va sotto di un gol, perde lucidità ma non il cuore. Ci pensa Icardi a rimettere momentaneamente le cose a posto e gli uomini di Spalletti sono qualificati per un quarto d’ora soltanto. Il gol del Tottenham gela San Siro e l’Inter non trova il raddoppio. L’allenatore tenta la carta di Keita e Lautaro Martinez ma il risultato resta inchiodato sull’1-1.

Ed è questa la grande colpa dei nerazzurri, incapaci nel finale di assestare il colpo del ko. Per Spalletti era la partita più importante da quando è a Milano. Aspettative infrante in una serata decisamente amara. Una partita che è sembrata essersi messa subito in discesa, almeno per l’atteggiamento in campo.

L’emergenza in mediana costringe Spalletti a tirare fuori dal cilindro l’opzione Candreva mezzala nel 4-3-3. E l’inizio è promettente: Perisic centra il palo di testa su assist di Icardi, poi D’Ambrosio in tuffo manda a lato di poco. Dopo 7′ la spinta di San Siro si trasforma in bolgia, quando sul tabellone compare il vantaggio del Barcellona. Ma è una gioia che dura poco, perché al 13′ Asamoah regala palla a Bergwijn che si invola e regala a Lozano la palla per lo 0-1 di testa.

Un gol che manda in totale confusione i nerazzurri, tanto che il PSV sfiora subito il raddoppio, con De Jong che spreca a tu per tu con Handanovic. L’Inter si fa prendere dalla frenesia di ribaltare subito il risultato e la situazione, corre a vuoto, spreca moltissimo e rischia spesso in contropiede. La confusione regna sovrana, anche perché il Barcellona intanto soffre ma tiene, mentre San Siro inizia a rumoreggiare per i tanti errori di Icardi e compagni.

Il capitano prova a trascinare i suoi, ci prova in un paio di occasioni ma è impreciso, come anche Perisic e Politano. Il PSV non fa da sparring partner, punge in ripartenza e Bergwijn impegna Handanovic: l’impressione però è che all’Inter basterebbe solo un po’ più di precisione per sfondare. La palla buona sembra capitare a inizio ripresa a Icardi, ma il suo mancino a colpo sicuro viene messo in angolo da Zoet con miracolo.

Spalletti si gioca la carta Keita, nel tentativo di dare nuova verve all’attacco. L’Inter aumenta la sua pericolosità, con il portiere olandese chiamato in causa da Borja Valero e dallo stesso Keita, senza però troppi problemi. Il tecnico nerazzurro prova il tutto per tutto, gettando nella mischia anche Lautaro Martinez e abbassando Perisic nell’inedito ruolo di terzino di spinta.

A rimettere tutto in equilibrio ci pensa il solito Icardi: cross di Politano, Icardi sfugge alla marcatura di Sainsbury e impatta di testa. Con il Barcellona ancora avanti, l’Inter resta nel limbo, indecisa se attaccare alla ricerca del raddoppio o pensare a tenere l’1-1. E proprio nell’indecisione, arriva la notizia del pareggio del Tottenham, che getta di nuovo San Siro e i nerazzurri nello sconforto. Nell’assalto finale Lautaro Martinez ha la palla giusta per il vantaggio, ma spara alto di testa da pochi passi. L’Inter non torna a rivedere le stelle degli ottavi di Champions, il futuro si chiama Europa League.