I giovani di Rondine nel Palazzo di Vetro

Il momento della lettura dell'Appello di Rondine ai diplomatici accreditati al Palazzo di Vetro dell'Onu a New York.
Il momento della lettura dell'Appello di Rondine ai diplomatici accreditati al Palazzo di Vetro dell'Onu a New York.

NEW YORK. – In occasione delle celebrazioni per il 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, la nostra rappresentanza alle Nazioni Unite ha organizzato la conferenza “Leaders per la Pace. Rondine, l’appello dei giovani per i diritti umani”, portando l’associazione italiana Rondine nel Palazzo di Vetro.

L’ambasciatrice Mariangela Zappia, in apertura, ha spiegato che non poteva esistere forma migliore per celebrare la pace e i diritti umani e ha sottolineato che Rondine è un metodo, nato all’interno della società civile, che le Nazioni Unite dovrebbero prendere in attenta considerazione.

Rondine ha presentato alle Nazioni Unite la propria esperienza ventennale nella formazione alla pace di giovani provenienti da Paesi in conflitto, e ha lanciato la campagna globale “Leaders for Peace”, con cui si impegna a formare nuovi leader globali di pace, in grado di guidare la società verso la progressiva estinzione dei conflitti e nuove relazioni basate sul rispetto dei diritti umani.

Il Presidente di Rondine Franco Vaccari ha detto: «Da una piccola esperienza può nascere una grande visione. Abbandonando con fatica e passione i veleni dell’inimicizia, questi giovani, si sono riconosciuti reciprocamente come persone, depositarie di diritti inalienabili, e ne è nato un dovere comune: cambiare insieme il mondo, portare pace. Un’applicazione concreta e insolita dei diritti umani permette loro di vivere già oggi quello per cui voi, illustri Ambasciatori, impegnate la vostra vita e la Vostra alta responsabilità professionale e civile, specialmente in questo luogo unico nel mondo».

Sono stati Noam e Chris, un giovane israeliano e una giovane palestinese, a leggere l’Appello dal prestigioso palco delle Nazioni Unite: due giovani appartenenti a popoli in conflitto, nemici tra loro, che fanno parte di quel  miliardo e mezzo di giovani che in tutto il mondo vivono divisi da muri e reticolati e sono coinvolti a vario titolo in conflitti e guerre armate.

Attraverso la loro voce è stato chiesto ai 193 Stati membri e alla comunità internazionale di investire una cifra simbolica, pari al costo di un’arma, in borse di studio per giovani leader di pace e inserire l’educazione ai diritti umani nei sistemi di istruzione nazionale.

A rafforzare l’Appello, che è  stato presentato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ha ricevuto il sostegno di Papa Francesco, la delegazione dei leader di pace che si sono già formati a Rondine: armeni, azerbaijani, serbi e kosovari, abcasi e georgiani, e molti altri provenienti da oltre 25 popoli diversi, in rappresentanza dei 200 ex studenti dell’associazione oggi uniti nell’organizzazione Rondine International Peace Lab. E’ possibile sostenere la campagna e firmare l’appello attraverso il sito: http://leadersforpeace.rondine.org/.

Lascia un commento