M5S: “Segnalare chi viola le regole”. Polemica sui social

Screenshot dal sito web del M5S
M5S: "Segnalare chi viola le regole".

ROMA. – Arriva la nuova funzione della piattaforma Rousseau che mette a disposizione degli iscritti uno “strumento per segnalare in maniera puntuale e tempestiva iscritti, candidati e portavoce eletti che non rispettano i principi che stanno alla base del Movimento”.

A raccogliere le ‘delazioni’ della base M5s sarà il collegio dei Probiviri pentastellati che, tuttavia, ha anche il potere di sanzionare possibili ‘stalker’ del web: le segnalazioni “non supportate da adeguati riscontri oggettivi, assimilabili a ‘intento persecutorio'” potranno infatti determinare sanzioni disciplinari a carico del segnalatore, avverte il blog delle Stelle.

Ma l’innovazione “choc” provoca immediate ironie dei social, l’indignazione dell’opposizione e una certa perplessità degli iscritti. E soprattutto degli eletti che temono il rischio di finire vittime di attacchi incontrollati. “Finalmente! Lo strumento è più che necessario, visto che i portavoce sono (e devono essere) i nostri dipendenti portavoce”, scrive Tiziana sul blog, dove possono commentare solo le persone che si sono iscritte, mentre Alessandro è di parere opposto: “Voi non avete idea di cosa sia la Democrazia!”.

Anche un altro iscritto, Alberto, è critico: “Da Rousseau a Torquemada… andiamo sempre meglio. Sempre più chiusi a testuggine verso l’omologazione. O sei con noi o sei contro di noi. Invece che evolvere e aprirsi ci chiudiamo sempre di più convinti di una nostra superiorità morale”. “Un tempo c’erano i tribunali per giudicare… ora sia tornati alla santa inquisizione..” scrive un altro sostenitore.

A lamentarsi sono anche degli iscritti che qualche segnalazione sembra l’avessero già fatta. Scrive Giuseppe: “Come non aveva senso il forum su movim+ento5stelle.it non avrà senso nemmeno questo. So per certo che molti hanno segnalato il comportamento scorretto di un portavoce… Ho allegato più volte documenti che testimoniavano tutto. Ma ancora sta lì. Ci rinuncio. Ci manca solo che mi accusiate di stalkerizzarlo. Meno male che é al secondo mandato”.

Anche Francesco sostiene che “Questa iniziativa lascia il tempo che trova.. E’ perfettamente inutile.. Faccio un esempio pratico… Scrivo, e ora sempre meno, sulle messaggerie di Facebook dei nostri rappresentanti eletti sia a livello nazionale che locale… ma non mi ha mai risposto nessuno”.

In generale, tuttavia, non sono molti gli interventi degli iscritti sul blog, mentre la notizia fa il giro dei social. Su twitter il deputato del Pd Luigi Marattin lo bolla come “strumento fascista” perché, argomenta, “io le cose le chiamo con il loro nome. Non so cos’altro debba accadere per far suonare il campanello d’allarme”. Democratica, il blog del Pd, ribattezza l’iniziativa con il titolo “La Stasi a 5 Stelle”.

Per lo più sono però i commenti ironici che impazzano sul web. “Volevo segnalare questo losco figuro che ci sta fregando tutti gli elettori” scrive un utente postando la foto di Matteo Salvini. Un altro mette la foto della sindaca di Roma alla prima del Teatro dell’Opera: “Virginia Raggi non è l’esempio francescano voluto dal MoVimento” segnala. Altri citano Luigi Di Maio per “assunzioni in nero” o “Di Maio Luigi: abusivismo edilizio”. Un altro chiosa: “Non trovo la funzione ‘olio di ricino'”.

(di Francesca Chiri/ANSA)

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