Ancora un morto tra i gilet gialli. Governo: “Fermatevi”

Una manifestazione di protesta dei gilet gialli
Ancora un morto tra gilet gialli. Tir travolge 23enne.

PARIGI. – Nel giorno in cui un’altra persona ha perso la vita durante la mobilitazione dei gilet gialli il governo lancia un appello al movimento affinché non torni a manifestare sabato nel cosiddetto ‘quinto atto’ delle proteste a Parigi. Intanto, da Bruxelles, dove si trova per il vertice Ue, il presidente, Emmanuel Macron, risponde sulla vicenda delle casacche gialle e alle annunciate misure da 10 miliardi di euro per venire incontro alle rivendicazioni sul potere d’acquisto.

“Non farei mai politiche nel mio Paese e in Europa che vadano contro aspirazioni che ritengo legittime”, ha dichiarato alla stampa, spiegando che “nei momenti di crisi i numeri sono secondari”. Tanto più che, ha aggiunto in riferimento alle critiche sullo sforamento del patto di stabilità, con un rapporto deficit/Pil stimato al 3,4% per il 2019, questo non blocca “la nostra capacità di controllare la spesa e viene mantenuto comunque il quadro delle riforme”, in particolare del sistema pensionistico e della disoccupazione.

Da Parigi, il portavoce del governo, Benjamin Griveaux, aveva chiesto ai gilet gialli di astenersi dal manifestare sabato a Parigi, dopo le violenze che hanno segnato gli ultimi tre weekend nella capitale. “Ciò che vi chiediamo, in responsabilità, è essere ragionevoli sabato e non andare a manifestare”, ha detto ai microfoni di CNews mentre si moltiplicano le polemiche sull’impiego delle forze di sicurezza, anche in riferimento ai fatti di Strasburgo. E tuttavia, nonostante le proposte annunciate martedì sera dal presidente e la situazione d’emergenza provocata dall’attentato al mercatino di Natale, diversi rappresentanti dei gilet gialli non aderiscono all’invito.

In una conferenza stampa a Versailles, il collettivo rappresentato da Priscillia Ludosky ha fatto sapere che sarà in piazza per chiedere meno tasse e la fine dei “privilegi”. Ma, dopo gli annunci dell’Eliseo, l’adesione al movimento è in calo. Intanto, l’Assemblea Nazionale respinge la mozione di censura (sfiducia) presentata dai partiti della sinistra (Partito socialista, France Insoumise e comunisti) contro la gestione della crisi da parte di un esecutivo ritenuto “sconnesso dal popolo”. Visti i numeri in Parlamento, con una forte maggioranza di parlamentari En Marche, erano scarse, pressoché inesistenti, le chance che la sfiducia potesse ottenere il via libera dell’aula.

Sul terreno, nonostante il freddo polare che ha sorpreso la Francia, continuano i blocchi. Nella notte, un ventitreenne manifestante dei gilet gialli è stato investito e ucciso da un camion ad Avignone. L’autista del mezzo è in stato di fermo. Da Parigi, dove si trovava per il vertice parlamentare sul Sahel all’Assemblea Nazionale, ha commentato la vicenda dei gilet gialli anche il presidente della Camera, Roberto Fico. Incontrando i giornalisti, ha detto che si tratta di una “questione interna alla Francia. Il governo e il parlamento francese daranno le risposte che ritengono migliori. Senza dubbio – ha concluso – la riflessione generale, è che l’impoverimento della classe media e le disuguaglianze sociali vanno combattute non solo in Francia ma in tutta Europa”.

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