Roma: stop ritiro, Genoa ultima spiaggia per Di Francesco

L'allenatore della Roma, Eusebio Di Francesco, dà ordini dal bordo campo.
L'allenatore della Roma, Eusebio Di Francesco, dà ordini dal bordo campo.

ROMA.- Spartiacque. A Trigoria viene definita così la prossima partita col Genoa, e non potrebbe essere altrimenti vista la piega che ormai ha preso la stagione della Roma. La sconfitta in Champions League col Viktoria Plzen, seppur ininfluente ai fini della qualificazione agli ottavi, ha reso ancor più precaria la posizione di Eusebio Di Francesco, che domenica sera allo stadio Olimpico si gioca la permanenza in panchina.

“Dobbiamo cercare di portare a casa i tre punti perché sono importanti per me e per la squadra. Devo scegliere le persone giuste per domenica” ha ammesso l’abruzzese, ben consapevole che il tempo è giunto agli sgoccioli. Il destino del tecnico è nelle mani (e soprattutto nei piedi) dei suoi giocatori: senza una reazione immediata in campo sarà difficile convincere Pallotta a non cambiare.

Il presidente si fida del ds Monchi e lunedì lo accoglierà a Boston per un meeting già fissato in agenda sulle strategie del club in vista dell’imminente apertura del mercato invernale, ma un risultato negativo col Genoa sposterebbe il focus del discorso sulla questione tecnica. Di Francesco dal canto suo crede ancora di poter invertire il trend e, in accordo con la dirigenza (e sposando la linea della squadra), ha deciso per l’interruzione del ritiro nonostante il 2-1 subito nell’ultima uscita europea.

I giocatori quindi, rimasti a dormire a Trigoria dopo il rientro nella notte dalla Repubblica Ceca, al termine dell’allenamento mattutino hanno lasciato il centro sportivo per tornare a casa. Lo stop al ritiro è arrivato poiché c’è la convinzione da parte della società che la funzione di confronto all’interno del centro sportivo si sia esaurita. Allo stato attuale quindi si è ritenuto più utile dare ai giocatori un paio di giorni di riflessione a livello individuale in vista della gara col Genoa.

La squadra tornerà a dormire a Trigoria sabato, alla vigilia di una partita che sarà giocata in un Olimpico in fibrillazione. Su radio e social i tifosi stanno infatti riversando in queste ore la rabbia per l’andamento della stagione, e quasi certamente la contestazione sbarcherà domenica sera anche sugli spalti.

Nel mirino dell’ambiente, deluso e amareggiato dai risultati, in primis la proprietà americana (esemplificativo lo striscione “Pallotta go home” esposto dai romanista nel settore ospiti a Plzen) e il lavoro svolto sul mercato dal ds Monchi. Non si salvano da critiche feroci nemmeno i giocatori, soprattutto gli ultimi acquisti (tra i più bersagliati Pastore), ma cresce anche il malcontento nei confronti di Di Francesco che sembra aver esaurito del tutto il credito accumulato in virtù della semifinale di Champions raggiunta la scorsa stagione.