Milan: choc Europa e sanzioni Uefa, ora serve Champions

Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, intervistato a bordo campo.
Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, intervistato a bordo campo.

MILANO. – Dopo l’eliminazione dall’Europa League, il Milan non può fallire il ritorno in Champions. Altrimenti sarà un’impresa rispettare gli obblighi della sentenza Uefa, che ha reso ancora più amaro il giorno dopo la debacle con l’Olympiacos: senza il pareggio di bilancio al 30 giugno 2021, il club sarà escluso un anno dalle coppe europee; inoltre nelle prossime due stagioni può registrare massimo 21 giocatori nelle competizioni europee, e intanto si vede trattenuti dalla Uefa 12 milioni di euro, tutti i ricavi dell’Europa League appena salutata.

C’è chi legge nella decisione della Camera giudicante un atto di fiducia della Uefa verso Elliott. L’aspetto positivo per il Milan è l’assenza di limiti di spesa (ha investito circa 35 milioni su Paquetà e costa 23 il riscatto obbligatorio di Kessie), ma è pesante la sanzione senza break-even fra due anni e mezzo.

Il Milan sta studiando le 32 pagine del verdetto valutando un nuovo ricorso al Tas, che a luglio ha rinviato il caso alla Camera giudicante della Uefa dopo aver annullato l’esclusione dalle coppe, per le violazioni al fair play finanziario nel 2014-2017. Sono andate ben oltre i limiti le perdite del bilancio 2017/18 (-126 milioni, appesantite dall’anticipo di circa 20 milioni di svalutazioni e da circa 18 milioni accantonati per la multa Uefa), che probabilmente la Camera investigativa valuterà in primavera, con la possibilità di una nuova multa.

Intanto il club deve accelerare il processo di crescita dei ricavi, fermi a 236 milioni di euro, “più o meno come nel 2003”, ha ricordato tempo fa il presidente rossonero Paolo Scaroni, avvertendo che “se i risultati sportivi saranno deludenti, lo saranno anche le sponsorizzazioni”.

Elliott ha investito nel club convinto che abbia un potenziale inespresso, ma la figuraccia di Atene non aiuta la missione del nuovo ad Ivan Gazidis, che all’Arsenal in 9 anni ha raddoppiato i ricavi, fino a quasi 500 milioni di euro aumentando soprattutto quelli commerciali e da diritti tv. Nuovi sponsor, ricavi da stadio e il ritorno in Champions dopo cinque anni sono cruciali, e se sarà necessario entro giugno 2021 il Milan dovrà fare cassa con cessioni eccellenti.

Rino Gattuso è sostanzialmente obbligato a conservare il quarto posto, nonostante gli infortuni (Musacchio e Romagnoli sono recuperati), sperando in qualche rinforzo e nel risveglio di Higuain (a secco da 6 gare e in tutte quelle chiave) il cui riscatto è in dubbio. Intanto il post partita ha segnato una certa distanza, almeno nella strategia comunicativa, fra l’allenatore e Leonardo: il primo si è concentrato sugli errori della squadra, l’altro su quelli arbitrali.

La giornata di ieri è stata ancor più nera per Scaroni, derubato in pieno centro a Milano di una valigetta con 10mila euro in contanti, lasciata sul sedile posteriore dell’auto: il ladro ha approfittato delle portiere aperte, e l’autista non è riuscito a inseguirlo.