Icardi salva l’Inter, col “cucchiaio” manda ko l’Udinese

Mauro Icardi sfoggia il suo "cucchiaio" su rigore e porta in vantaggio l'Inter.
Mauro Icardi sfoggia il suo "cucchiaio" su rigore e porta in vantaggio l'Inter. ANSA / MATTEO BAZZI

MILANO. – È il solito Icardi a tirare fuori l’Inter dalle sabbie mobili in cui stava sprofondando, con un ‘cucchiaio’ su rigore in stile Totti che manda ko l’Udinese. Un colpo da campione, quello che serviva alla squadra di Spalletti per mettersi alle spalle l’eliminazione in Champions e ripartire in campionato, regalando il primo successo al neo ad Marotta all’esordio.

Un colpo da capitano, perché anche contro i friulani la partita sembrava essersi messa su binari negativi. Icardi versione goleador e trascinatore, con il nono gol in campionato che regala tre punti fondamentali per fermare l’emorragia dell’ultimo periodo. La reazione che ci si aspettava è arrivata in parte.

L’Inter, davanti ai 57mila di San Siro, fatica, gioca ma senza cattiveria perché la ‘garra’, la grinta sudamericana diventata il simbolo di questa squadra, è andata persa: ritmi blandi, errori e un senso generale di sterilità in certi momenti allarmante, nonostante davanti ci fosse una Udinese capace solo a difendersi.

La prima occasione arriva da corner, con un colpo di testa a lato di poco. Le migliori cose si vedono sulla fascia destra, dove l’asse Vrsaljko-Politano funziona, così come Joao Mario si rivela il più utile in mediana. Da un tacco del terzino croato il portoghese sembra poter avere la palla giusta, il suo passaggio arretrato però non trova maglie nerazzurre in area.

Dall’altro lato Asamoah vuole riscattare l’errore con il PSV e ci prova con un tiro-cross dopo un’azione personale, ma Musso si salva coi piedi sulla deviazione di un compagno. Ci provano anche Keita e Icardi, senza fortuna. Continua a mancare molto a questa Inter, a partire dalla tranquillità. Lo si vede a inizio ripresa, quando i nerazzurri si agitano e perdono le distanze, lasciando all’Udinese praterie in contropiede: Mandragora e ter Avest sprecano le occasioni per sbloccare.

Spalletti ribalta il momento negativo giocandosi la carta Lautaro Martinez. Con l’argentino in campo l’Inter torna a spingere, colleziona calci d’angolo, ma la pericolosità passa sempre da Mauro Icardi, che al 21′ però tradisce, sprecando di testa da dentro l’area piccola. Il riscatto non tarda ad arrivare: su corner Fofana devia il pallone con la mano in area, Abisso non vede, ma viene richiamato al Var e concede il rigore.

Dal dischetto va così Icardi, che si inventa il cucchiaio decisivo, con la sfrontatezza dei campioni sfidando il momento più nero che azzurro con una magia da trascinatore. Le lacrime post-Champions del capitano e della moglie Wanda Nara si trasformano in baci e abbracci con anche le figlie al fischio finale, mentre in tribuna Marotta festeggiava con il presidente Zhang.

Tre punti pesantissimi, che valgono il ritorno al successo dopo quattro partite ma soprattutto regalano una bella boccata di ossigeno a Luciano Spalletti. Il tecnico, dopo le critiche, azzecca i cambi e riparte: un anno fa la sconfitta con l’Udinese a metà dicembre aprì la crisi, ora la speranza è che la vittoria contro i friuliani possa chiuderla definitivamente.

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