Casellati: “Le istituzioni difendano la libertà di stampa”

Presidente del Senato, Elisabetta Casellati, libertà di stampa
Presidente del Senato, Elisabetta Casellati

ROMA. – Le istituzioni dovrebbero supportare con ogni mezzo il pluralismo e la libertà di stampa. A sostenerlo, nel momento in cui il governo minaccia di tagliare con la manovra i fondi all’editoria, è il presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati nella sua prima cerimonia per lo scambio degli auguri di Natale con l’Associazione Stampa Parlamentare.

La prima donna al vertice di Palazzo Madama invita i giornalisti ad essere “testimoni” e “sentinelle della verità dei fatti” e ad assumersi, “nell’era dei social network”, il compito di inchiodare tutti “alle responsabilità delle proprie parole e azioni”. E per questo, regala simbolicamente ai vertici dell’Asp una campanella, simile a quella usata in Aula per richiamare l’attenzione dei senatori, affinché nessuno perda di vista l’importanza del ruolo svolto dalla stampa.

E proprio con i giornalisti Casellati non entra nella polemica di questi giorni su come il governo stia tenendo “in ostaggio” il Parlamento con la legge di bilancio, ma assicura che i lavori almeno a Palazzo Madama, si chiuderanno senz’altro entro Natale. Definisce “incoraggiante il dialogo in corso” in queste ore “tra il Governo e Bruxelles per evitare una procedura di infrazione” e “il perdurare” dell’austerity”.

Perché alla fine l’Italia, dichiara con forza, “ha bisogno dell’Europa e l’Europa ha bisogno dell’Italia”. Soprattutto alla vigilia di un appuntamento così importante come quello delle Europee che “potrebbero mettere in discussione equilibri che nelle ultime legislature venivano considerati scontati”.

L’Italia, osserva, “se da troppi anni” sconta “una difficoltà nei conti dovuta” ad un “debito pubblico superiore ai parametri previsti”, è “pur vero che” “da decenni” mantiene “un significativo avanzo primario a dimostrazione che il Paese, nella vita reale, non ha un livello di spesa superiore alle proprie possibilità”.

E anche se con le ultime elezioni “le istituzioni” italiane sono state “chiamate ad affrontare uno snodo politico non prevedibile e non semplice” che si è riusciti a superare grazie “all’equilibrio e alla capacità di conciliazione” del presidente Mattarella, Casellati, entra nel merito delle riforme costituzionali messe in cantiere dal governo: quella sulla riduzione dei parlamentari e quella per introdurre il referendum propositivo.

La prima è “un giusto segnale di razionalizzazione delle risorse pubbliche”. Mentre sul referendum propositivo le posizioni devono delinearsi “nella loro completezza” anche se “i cittadini hanno dato segnali” per “una più attiva partecipazione alla vita pubblica”.

E proprio sulla partecipazione alla vita pubblica Casellati lancia un appello (“la presenza attiva dei cittadini è il miglior antidoto contro ogni pulsione che metta in discussione i capisaldi dello Stato di diritto”) citando l’ esempio della piazza di Torino dove 7 donne ispirate “dalla voglia di contribuire al dibattito sul futuro” della zona hanno dato vita a un confronto non violento e civile.

Casellati, che ha assicurato ai dipendenti del Senato gli “stessi diritti” di tutti i lavoratori promettendo anche la creazione di asili nido, dichiara “non più rinviabile un riassetto delle autonomie” e ribadisce le 3 priorità per il Paese: lotta a dissesto idrogeologico e decrescita demografica e difesa dei più fragili.

(di Anna Laura Bussa/ANSA)

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