“Patto scienza” provax, la cucitura bipartisan

Un bambino viene vaccinato in sala vaccinazioni di un ospedale. Provax
Un bambino viene vaccinato in sala vaccinazioni di un ospedale.

ROMA. – Ha raccolto decine di adesioni il ‘patto per la scienza’ lanciato da Roberto Burioni e Guido Silvestri, che ha visto come primi firmatari Beppe Grillo e Matteo Renzi. Il documento, rivolto ai politici ma anche a ricercatori, comunicatori e attivisti, impegna a sostenere la scienza “come valore universale” e a contrastare anche con leggi tutte le forme di pseudomedicina.

Proprio a Guido Silvestri, docente della Emory University e grande esperto di Hiv, si deve l’adesione di Grillo. Il ricercatore, marchigiano come Burioni, è stato infatti consulente del M5S per le questioni scientifiche, contribuendo a stilarne la posizione ufficiale sul tema dei vaccini, contraria all’obbligo ma senza nessuna apertura ai no vax.

Burioni, corteggiato a lungo dal Pd per una candidatura sempre rifiutata e paladino pro vax da diversi anni, ruolo che gli è costato persino delle minacce di morte la scorsa estate, è ‘toccato’ contattare Renzi. Al momento il documento conta decine di firme illustri, di ricercatori come Gennaro Ciliberto, presidente della Federazione Italiana Scienze della Vita, parlamentari come Elena Carnevali del Pd ed Elena Fattori del M5S, giornalisti come Enrico Mentana.

Il patto contiene cinque punti. Nel primo “Tutte le forze politiche italiane si impegnano a sostenere la Scienza come valore universale di progresso dell’umanità, che non ha alcun ‘colore politico’”. Nel secondo, quello che ha scatenato contro Grillo le ire dei no vax, che a lungo hanno considerato il Movimento come la forza politica di riferimento, “Nessuna forza politica italiana si presta a sostenere o tollerare in alcun modo forme di pseudoscienza e/o di pseudomedicina che mettono a repentaglio la salute pubblica (i.e., negazionismo dell’AIDS, anti-vaccinismo, terapie non basate sull’evidenza scientifica, etc.).

Inoltre “Tutte le forze politiche italiane si impegnano a governare e legiferare in modo tale da fermare l’operato degli pseudoscienziati”, poi “Tutte le forze politiche italiane s’impegnano a implementare programmi capillari d’informazione sulla Scienza per la popolazione, a partire dalla scuola dell’obbligo, ” e infine “Tutte le forze politiche italiane si impegnano affinché si assicurino alla Scienza adeguati finanziamenti pubblici, a partire da un immediato raddoppio dei fondi ministeriali per la ricerca biomedica di base”.

(di Pier David Malloni/ANSA)