Tav: ipotesi referendum, come si arriva al voto

Si Tav: dai social alla piazza, si moltiplicano iniziative per l'opera.
Si Tav: dai social alla piazza, si moltiplicano iniziative per l'opera.

TORINO. – Il referendum consultivo ipotizzato da Sergio Chiamparino per la Torino-Lione è previsto dall’articolo 83 dello Statuto della Regione Piemonte. La norma prevede che il Consiglio regionale, a maggioranza assoluta dei suoi membri, deliberi di sottoporre al voto dei cittadini iniziative legislative o determinati provvedimenti amministrativi.

Manca però la legge di attuazione, come fa notare la Lega accusando il governatore di fare “solo parole”. Per questo motivo, qualora il governo blocchi la Tav, si fa largo l’ipotesi della consultazione popolare. Lo Statuto regionale, all’articolo 86, prevede infatti l’istituto della “consultazione popolare” su provvedimenti che interessano particolari categorie o settori della popolazione.

“E la realizzazione della nuova linea Torino-Lione – osserva il presidente del Consiglio regionale, Nino Boeti – interessa molteplici categorie di piemontesi, dai lavoratori alle imprese. Pertanto, se c’è la volontà di procedere in questa direzione, il Consiglio regionale può attivare rapidamente le procedure necessarie per indire la consultazione”.

Le altre Regioni, potranno valutare se aderirvi in base a quanto previsto dalle rispettive normative statutarie, come auspicato da Chiamparino che ipotizza “una grande giornata in cui tutto il Nord Italia si pronunci” sull’eventuale stop alla Tav. All’appello hanno già risposto positivamente il governatore della Lombardia Attilio Fontana – “se serve ci siamo” – e quello del Veneto, Luca Zaia: “è sempre giusto che i cittadini dicano la loro”.