Insulti razzisti in gara juniores, rissa nel Parmense

Scarpette da calcio e pallone in fondo alla rete. Juniores
Scarpette da calcio e pallone in fondo alla rete.

PARMA. – Cinque giocatori espulsi, un’accesa rissa sugli spalti con protagonisti anche alcuni genitori degli atleti in campo e, in più, l’accusa infamante verso altri genitori che avrebbero rivolto insulti razzisti verso uno dei giocatori della formazione avversaria. E’ questo il pomeriggio da dimenticare che avrebbe caratterizzato la sfida del campionato juniores fra Marzolara e Fontanellato, due squadre di calcio della provincia di Parma.

Una partita di pallone, con in campo ragazzi al massimo diciottenni, ha mostrato il volto peggiore sia dal punto di vista sportivo che di ordine pubblico. Prima i calci e gli insulti fra i giocatori (aizzati, dicono alcuni testimoni ‘neutrali’, da chi era fra il pubblico), poi sono diventati protagonisti solo i genitori ‘ultras’ fra spintoni, calci e qualche parola irripetibile tanto da rendere necessario l’intervento dei Carabinieri.

Le accuse più infamanti le rivolgono i dirigenti della squadra ospite, il Fontanellato, che hanno raccontato alla Gazzetta di Parma di come alcuni genitori della squadra avversaria abbiano rivolto per tutta la partita epiteti razzisti verso un loro ragazzo di colore. Dai classici ‘buuu’ al più pesante ‘scimmia’, ogni volta che il giocatore prendeva palla.

“Nulla di vero”, replicano i rappresentanti della squadra che giocava in casa, il Marzolara, che anzi accusano due giocatori del club avverso di avere scatenato la rissa sugli spalti una volta finiti in tribuna dopo essere stati espulsi dal terreno di gioco.

Ad affrontarsi fra loro per almeno una decina di minuti fra urla, spintoni e qualche calcio sono stati però i genitori delle due squadre, non tanto i ragazzi. Il tutto, in più, sul campo della parrocchia di Marzolara. Su quanto successo ora indagano i Carabinieri, sopratutto per far luce sulle presunte grida che avrebbero colpito così duramente uno dei ragazzi in campo, da chi dovrebbe essere anche un educatore.

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