Medicine gratuite per gli Italiani residenti in Venezuela

CARACAS – Avviata finalmente la fornitura di medicine per i cittadini italiani residenti in Venezuela. Si tratta in particolare di quei medicinali di cui ha bisogno la Collettività e che oggi, a causa della crisi che vive il Paese, sono impossibili da reperire. Lo ha comunicato, attraverso una circolare, il nostro Ambasciatore, Silvio Mignano.

Quella con il governo del presidente della Repubblica, Nicolás Maduro, è stata un’intesa raggiunta dopo un lungo e delicato confronto. L’Ambasciatore Mignano ha sottolineato che l’accordo è stato possibile grazie al sostegno “del nostro Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e in particolare della Direzione Generale per gli Italiani e le Politiche Migratorie”.

Tutti gli aspetti operativi sono affidati al Console Generale di Caracas, Enrico Mora, che fin dal suo arrivo ha operato una rivoluzione nella gestione delle pratiche trasformando il Consolato di Caracas in uno dei più efficienti al mondo. Come spiega l’Ambasciatore Mignano, la responsabilità del Consolato Generale di Caracas si estenderà per tutto il territorio venezuelano, “compresa la Circoscrizione del Consolato d’Italia di Maracaibo, che tuttavia interverrà per gli aspetti di propria competenza”.

Solo per gli iscritti all’Aire

Il sistema operativo, si legge nella circolare, è assai semplice. “Chiunque abbia necessità di medicine dovrà chiamare al numero 0058 212 210 4665 e seguire le indicazioni, avendo in particolare a portata di mano l’ultima ricetta medica, il nominativo del proprio medico e gli estremi del proprio documento di identità. L’interessato dovrà recarsi personalmente presso il punto più vicino alla propria località di residenza, indicatogli dal centralino stesso, ove il personale medico autorizzato lo riceverà”. Il programma di donazione provvederà alla consegna gratuita delle medicine.

Purtroppo, l’iniziativa prevede che le medicine gratuite siano consegnate solo ai cittadini italiani residenti in Venezuela e iscritti all’Aire. Ciò vuol dire che una volta ancora gli italo-venezuelani ne resteranno esclusi. Eppure sono ancora tanti i pionieri che, per ragione di lavoro, hanno dovuto acquisire la nazionalità venezuelana in un’epoca in cui il Venezuela non riconosceva la “doppia nazionalità”. E’ una discriminazione probabilmente comprensibile dal punto di vista legale ma sicuramente odiosa da quello umano.

La circolare dell’Ambasciatore Mignano conclude precisando che i medicinali dovranno essere di uso esclusivamente personale e “la quantità da consegnare sarà esclusivamente e senza eccezione quella indicata dal personale medico autorizzato”.

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