Sedata la ribellione di un “comando” della Guardia Nacional

CARACAS – Sedata la ribellione di un “comando” della “Guardia Nacional” che avrebbe attaccato una guarnigione militare per rubare armi e munizioni. Lo hanno assicurato, con un comunicato, le Forze Armate.

“Un ridotto gruppo di sediziosi, appartenenti al Comando della ‘Zona N. 43’ della Guardia Nazionale Bolivariana, venendo meno al giuramento di lealtà alla Patria e alle sue istituzioni – si legge nel comunicato – hanno fatto prigioniero il Capitano Gerson Soto Martínez, comandante del posto di polizia di Macarao, per poi spostarsi in due veicoli militari. Alla sede del Distaccamento di Sicurezza Urbana a Petare, Municipio Sucre, hanno rubato armi e munizioni e sequestrato due ufficiali della Guardia Nazionale di tale Distaccamento”.

Nel comunicato si precisa che gli insorti si sono arresi  e le armi sono state recuperate. Dopo la cattura, sarebbe iniziato immediatamente l’interrogatorio dei ribelli sui cui, è stato assicurato, “ricadrà tutti il peso della Legge”.

Sempre nel comunicato, si afferma che le Forze Armate ripudiano l’azione degli insorti che, si ritiene, siano stati motivati “da oscuri interessi dell’estrema destra”, contrari “alle più elementari norme della disciplina militare, all’onore e alla tradizione dell’istituzione armata”.

Si assicura quindi che il Paese è in calma e che nelle Forze Armate regna la normalità.

Gli habitante del quartiere di Cotiza, dove è ubicada la sede del Destacamento della Guardia Nazionale, sarebbero scesi in strada per manifestare solidarietà agli insorti gridato slogan contro il governo. Le proteste sarebbero state soffocate con violenza dalle forze dell’Ordine.

Juan Guaidó, presidente del Parlamento, ha scritto nel suo account in twetter che quanto accaduto a Cotiza è una manifestazione “dei sentimenti che regnano in seno alle Forze Armate”.