Dopo la bomba Sorbillo riapre, festa con pizze per tutti

Sorbillo di fronte alla sua pizzeria con il manifesto "Aperto dopo la bomba"
Gino Sorbillo di fronte alla sua pizzeria.

NAPOLI. – Ha riaperto i battenti la storica pizzeria Sorbillo in via Tribunali, nel cuore del centro storico di Napoli, dopo la bomba piazzata davanti alla porta d’ingresso la scorsa settimana, nella notte tra il 15 ed il 16 gennaio. E per festeggiare la riapertura, Gino Sorbillo e il suo staff hanno offerto pizze gratis a napoletani e turisti.

Decine e decine le pizze Marinara che sono state sfornate dai pizzaioli del locale e portate in strada per farle gustare alla gente. Persone di Napoli ma anche gente arrivata da Pordenone e da Udine venuta a Napoli – come raccontato da una donna – proprio per testimoniare vicinanza e solidarietà al noto pizzaiolo. Tanti anche i turisti stranieri che si sono fermati davanti al locale.

”Noi non ci scoraggiamo – ha detto Gino Sorbillo – e oggi festeggiamo con i napoletani che tanto amo, che amano fare rete, che amano la normalità e la legalità, che amano le proprie strade in cui si sentono sicuri fatta eccezione per qualche episodio. I napoletani non hanno difficoltà a denunciare perché solo attraverso la denuncia Napoli si può risollevare. La legalità, fare rete, essere uniti e denunciare faranno risollevare Napoli”.

Insieme ai cittadini, accanto a Sorbillo, come già accaduto nei giorni scorsi, le istituzioni. ”Siamo qui a testimoniare il segno forte che questo territorio da anni ha sostituito la parola rassegnazione con la parola riscatto – ha sottolineato l’assessore comunale ai Giovani, Alessandra Clemente – sono tanti i commercianti che da tempo hanno scelto di non convivere con la criminalità e di affidarsi con la denuncia a pagine importanti della nostra democrazia. Oggi questa riapertura vuole dire essere più forti”.

La bomba piazzata davanti alla pizzeria Sorbillo, brand conosciuto a livello internazionale, ha suscitato scalpore e canalizzato l’attenzione sulla recrudescenza del fenomeno del racket. ”La città – ha affermato il consigliere regionale, Francesco Emilio Borrelli – si è molto addormentata e invece dobbiamo svegliarci perché la criminalità e la camorra sono forti, crudeli e violente. Questa bomba messa a Sorbillo ha fatto rinascere un movimento antiracket che dobbiamo implementare”. E oggi, come sabato al corteo contro la criminalità, al fianco di Gino Sorbillo anche Mario Granieri, pizzaiolo del locale ‘Terra mia’, vittima di un episodio intimidatorio lo scorso 4 gennaio.

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