Venezuela, rotte le relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti

CARACAS – Il Venezuela ha rotto ogni relazione diplomatica con gli Stati Uniti. Il presidente della Repubblica, Nicolás Maduro, ha reso noto che sono state date 72 ore ai diplomatici nordamericani per abbandonare il Paese.

Dal “balcón del pueblo”, rivolgendosi ai simpatizzanti convocati dal Psuv per commemorare il 23 gennaio del 1958 – data storica in cui una sommossa popolare obbligò il generale Marcos Pérez Jiménez, che governava con pugno di ferro, a fuggire dal Paese – ha denunciato un tentativo di “golpe” a suo avviso orchestrato dagli Stati Uniti.

– Hanno superato ogni limite – ha detto il presidente Maduro -. Per questo, come presidente costituzionale e capo del governo, ho deciso di rompere ogni relazione diplomatica e politica con gli Stati Uniti. Al personale diplomatico e consolare ho dato 72 ore di tempo per abbandonare il Paese.

Il presidente Maduro ha accusato la Casa Bianca di aver dato l’ordine di designare un presidente “extra-costituzionale”.

– I venezuelani – ha detto il presidente Maduro – dicono di no al “golpe”, di no all’interventismo, di no all’imperialismo

Ha quindi rievocato il “golpe” del 2002, quando per poche ore il presidente Chávez fu destituito ed arrestato.

– Ricordate l’auto-giuramento di Carmona? Cosa fece il popolo? Si arrese? Abbandono Chávez? No. Il popolo scese in strada per evitare l’usurpazione della presidenza della Repubblica.

Quindi l’appello rivolto alle Forze Armate.

– Chiedo ai militari la massima lealtà´, la massima unione, la massima disciplina. Vinceremo anche questa. Leali sempre, traditori mai.

Mentre il presidente Maduro annunciava la rottura delle relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti, il presidente ad interim, Juan Guaidó, con un comunicato, invitava i rappresentanti diplomatici presenti in Venezuela a non abbandonare il Paese.