Madrid, i venezuelani commemorano il 23 gennaio e applaudono Guaidó presidente

MADRID – Poche volte si è vista la piazza “Puerta del Sol” così gremita. E poche volte si è potuto assistere a una manifestazione politica così sentita ed emotiva. C’è chi ha calcolato circa 10mila venezuelani; chi invece 7mila. Sicuramente erano migliaia e migliaia. Tanti, tantissimi. Erano tutti lì, in quella piazza, per commemorare il 23 gennaio del 1958, la fine della dittatura  del generale Marcos Pérez Jiménez.

Chi ha risposto all’invito dei leader politici all’esilio in Spagna, ha ascoltato “in diretta” il discorso del presidente del Parlamento Juan Guaidó. Le parole del giovane leader di Voluntad Popular, che annunciava la decisione di assumere la presidenza ad interim della Repubblica per restituire al Paese le libertà democratiche, sono state accolte prima con sorpresa e poi, dopo un attimo di smarrimento, con gioia. L’applauso è esploso come un boato.

Tante le bandiere tricolore, tanti i cartelloni con slogan contro il presidente Maduro, esigendo la libertà dei prigionieri politici o ricordando i giovani uccisi durante la repressione. Nonostante il vento e il freddo, i venezuelani residenti a Madrid, per lo più giovani ma anche famiglie intere, non hanno voluto rinunciare a manifestare solidarietà a chi, in Patria, si oppone al governo del presidente Maduro.

Sul palco si sono susseguiti prima i rappresentanti di numerose Ong che lottano per la difesa dei diritti civili (dal “Foro Penal Venezolano” al “Mundo sin Mordaza”, dalla “Coalición por los Derechos Umanos” al “Encuentro Ciudadanos”), poi i rappresentanti dei partiti politici spagnoli, dal “Partido Socialista Obrero Español” oggi al governo (il ministro degli Esteri ha reiterato che la posizione spagnola è quella dell’Unione Europea ed espresso preoccupazione per i tanti spagnoli in Venezuela) a “Ciudadanos”, dall’UPyD al Partito Popolare.

Inattesa è stata la presenza di Pablo Casado, presidente del Partito Popolare, che ha espresso solidarietà al presidente ad interim, Juan Guaidó, e chiesto al presidente del Governo, Pedro Sánchez, il suo riconoscimento immediato  come presidente legittimo del Venezuela.

Casado ha assicurato che gli spagnoli sono vicini a tutti i venezuelani in questo momento particolarmente difficile.

Dopo i rappresentati dei partiti politici spagnoli hanno preso la parola gli esponenti in Spagna dei principali partiti venezuelani. Tutti hanno espresso la certezza di un futuro migliore “in un paese democratico e prospero”.

Nel corso della manifestazione, era annunciata via, via che ne giungeva notizia, la decisione degli Stati Uniti, della Germania, del Canada, del Brasile, dell’Osa e del Gruppo di Lima di riconoscere Juan Guaidó come presidente legittimo del Venezuela. Ogni annuncio era accompagnato dagli applausi dei presenti.

La manifestazione si è conclusa con le note dell’inno venezuelano.

Redazione Madrid

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