Unesco con Trenitalia, book sui trentatré siti uniti dal treno

I siti Unesco italiani collegati con le Ferrovie dello Stato.
I siti Unesco italiani collegati con le Ferrovie dello Stato.

ROMA. – Dalla cattedrale di Cefalù alla basilica di San Salvatore a Spoleto, dalla fortezza di Palmanova ai Palazzi dei Rolli di Genova, dal Delta del Po a Tivoli e Villa d’Este. Le bellezze del Patrimonio Mondiale dell’Umanità a portata di treno sono raccontate in un travelbook di Trenitalia presentato a Roma a Palazzo Firenze. Dei 54 siti Unesco presenti nel territorio nazionale 33 possono infatti essere raggiunti anche grazie agli oltre 5 mila collegamenti giornalieri del trasporto regionale e dei 280 servizi quotidiani effettuati con le Frecce Trenitalia.

“I formati sfogliabili di questo e degli altri travel book Trenitalia – già usciti Borghi, Spiagge e Grandi Giardini Italiani ma sono in progettazione anche quelli su piste ciclabili, terme e parchi nazionali – sono disponibili in versione digitale su trenitalia.com e saranno distribuiti alle agenzie di viaggi. Trenitalia si sta occupando di tradurre i testi anche in altre lingue (in primis inglese e cinese) e sta riflettendo su altri tipi di diffusione (in allegato a giornali e riviste o altro)” ha annunciato Maria Annunziata Giaconia, direttore Divisione passeggeri regionali.

“Siamo – ha spiegato Serafino Lo Piano, responsabile Sales Long Haul Trenitalia – la nazione con più siti Unesco al mondo, seguiti dalla Cina che però è 30 volte più grande di noi e 20 volte più popolosa. In Italia hanno viaggiato in treno lo scorso anno 8 milioni di clienti con un aumento del 19% sul 2019 e i turisti stranieri sono aumentati solo del 10%. Il nostro è il 1/o sito di viaggi e turismo in Italia, non è solo un sito di vendita ma di comunicazione. E anche la nostra app in 8 lingue vanta 3 milioni di download”.

“Proprio con la Cina – ha aggiunto Enrico Vicenti, segretario generale della Commissione italiana per l’Unesco – l’Italia sta lavorando a un gemellaggio dei siti Unesco, è incredibile come ai nostri tempi civiltà così antiche e così lontane si possano incontrare come se fossero l’una accanto all’altra”. Con Vicenti non si può non parlare della designazione di Lino Banfi all’Unesco: “Come commissione nazionale non commentiamo le scelte del Governo ma siamo molto interessati e pronti a lavorare con Banfi. Siamo convinti che tramite la sua popolarità sia possibile diffondere quelle che sono le priorità e le iniziative del nostro Paese che poi è il motivo per cui noi lavoriamo”.

E sulle prime dichiarazioni di Banfi (“In questi casi rappresentanti all’Unesco si sono fatte con persone che si sono laureate, che conoscevano la geografia, le lingue. Io voglio portare il sorriso ovunque, anche nei posti seri”) Vicenti dice: “Portare un sorriso è sempre un messaggio positivo, credo che i laureati italiani debbano credere nelle scelte che hanno fatto e lavorare con convinzione per il perseguimento dei loro obiettivi e delle loro aspettative. Per l’Unesco l’istruzione è un tema fondamentale, un tema in cui si impegna in prima battuta e che sostiene con convinzione”.