Ultimatum di Spagna, Germania e Francia: 8 giorni, annuncio di elezioni o riconoscimento di Guaidó

Pedro Sánchez, presidente del governo spagnolo

MADRID – E’ nato, in seno all’Unione Europea, l’asse sul Venezuela. Spagna, Francia e Germania hanno dato l’ultimatum al presidente della Repubblica, Nicolas Maduro: elezioni entro 8 giorni o riconoscimento di Juan Guaidò come legittimo presidente.

A mezzogiorno e mezzo, Francia ha reso nota la sua posizione con un Tweet, altrettanto ha fatto il portavoce del governo tedesco. Il presidente del governo spagnolo, Pedro Sánchez, ha preferito invece rendere nota la posizione del suo paese con una conferenza stampa.

Il presidente francese, Emmanuel Macron, e il cancelliere tedesco, Angela Merkel

Il messaggio dei tre paesi lo stesso: “i venezuelani devono poter decidere liberamente il loro futuro. Senza un annuncio di elezioni entro otto giorni, potremo riconoscere Juan Guaidò come ‘presidente ad interim’ del Venezuela per sviluppare questo processo politico. Lavoriamo intensamente con i nostri alleati europei”.

L’Italia, per il momento, non ha preso alcuna posizione. Ed è comprensibile. Anche sul Venezuela il governo del premier Conte è diviso. Il Movimento 5 Stelle ha manifestato più volte simpatia per il governo Maduro. Al contrario, leghisti, e il resto dello spettro politico italiano, è stato sempre assai critico e segue con preoccupazione lo sviluppo della situazione in Venezuela.

Intanto, per analizzare e affrontare la grave crisi politica del Venezuela, si riunisce oggi il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Si tratta una seduta d’emergenza richiesta dagli Stati Uniti. Alla riunione parteciperanno il segretario di Stato, Mike Pompeo, e il ministro degli Esteri venezuelano, Jorge Arreaza.

Redazione Madrid

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