Tria: “Contrazione lieve, ora servono investimenti”

Un primo piano del ministro dell'Economia, Giovanni Tria
Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, durante il suo intervento. ANSA/CLAUDIO PERI

NEW YORK. – ”Bisogna muoversi per investire di più”: gli investimenti pubblici danno l’idea di un’Italia che funziona e possono così essere un volano per attirare altri investimenti. Invitando a ”non drammatizzare” il dato sul pil perché si tratta di una ”lieve contrazione”, il ministro dell’economia Giovanni Tria da New York rassicura su un debito italiano che descrive come ”completamente sostenibile” e sulla solidità delle banche.

E illustra – con un’intervento alla Columbia University – la ricetta del governo per rilanciare l’Italia. ”La sfida per il governo è dimostrare la volontà e l’abilità di fare investimenti pubblici, di attuare nuove politiche per l’inclusione sociale e di rinvigorire la fiducia del mercato e delle imprese”, spiega, introdotto sul palco dal premio Nobel per l’economia Edmund Phelps.

”Gli economisti sanno che c’è una solidità economica in Italia”, ma – ammette il ministro – il Belpaese ”dà un senso di incertezza perché cambia spesso strada, perché è difficile investire in infrastrutture e per il sistema di regole”.

Da qui l’esigenza di inviare un segnale positivo con gli investimenti pubblici, in grado di mostrare un’Italia che gira. ”E’ facile perdere la reputazione, è difficile riguadagnarla”, dice Tria, rassicurando sul debito a fronte della recessione tecnica in cui è scivolato il paese.

”Tecnicamente siamo in recessione. Si spera che la domanda si riprenda e che ci sia una ripresa nel corso dell’anno, aggiunge il ministro parlando di dati sul pil attesi. Al debito sostenibile, e che l’Italia si impegna a ridurre, si aggiungono ”banche più solide” di prima, con lo stock di npl sceso e la creazione di nuovi npl tornata a livelli pre-crisi: ”Non vedo problemi”.

Tria si sofferma poi sull’Europa, parlando di ‘sogno europeo’ che si è indebolito. ”In Europa continuiamo a parlare di come stare insieme, ma non del perché ci stiamo. Non guardiamo a quello che succede fuori dell’Ue, discutiamo sui costi del condominio” afferma Tria. E’ necessario – è il messaggio – un nuovo corso per l’Ue e l’Italia può giocare un ruolo importante.

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