Muro e migranti, Trump sfida i democratici allo Stato dell’Unione

Russiagate: Nancy Pelosi con il martello di lego di speaker della Camera. Trump
In una foto d'archivio Nancy Pelosi, l'italoamericana quando fu rieletta speaker della Camera

WASHINGTON. – Il muro al confine col Messico e la lotta all’immigrazione clandestina saranno al centro del discorso annuale sullo Stato dell’Unione che Donald Trump terrà domani sera (nella notte italiana) davanti al Congresso ridisegnato dalle elezioni di Midterm. Un discorso previsto il 29 gennaio ma rinviato per la prima volta nella storia Usa dalla speaker della Camera Nancy Pelosi sullo sfondo di un duello col presidente, prima della tregua sullo shutdown sino al 15 febbraio.

L’interrogativo principale è se il tycoon lancerà un appello per unire la nazione e superare le divisioni, come trapela da alcune anticipazioni e come converrebbe ad un presidente a caccia di rielezione ma in calo nei sondaggi dopo l’umiliante sconfitta sullo shutdown e con il Russiagate che bussa alle porte della Casa Bianca.

Oppure se userà il suo discorso di circa un’ora in prima serata (dalle 21.00, le 3 in Italia) come piattaforma per dichiarare un’emergenza nazionale qualora entro il 15 febbraio non sia raggiunto un accordo che preveda anche i fondi per il muro. In tal caso dividerebbe il Paese, dove la maggioranza è contraria a questo scenario. E rischierebbe di dividere pure il Grand Old Party, come ha ammonito il leader al Senato Mitch McConnell, perché creerebbe un precedente pericoloso nell’uso del potere esecutivo.

Trump per ora sta gettando benzina sul fuoco, liquidando come “tempo sprecato” i negoziati con l’opposizione, accusando i dem di non fare nulla contro le nuove carovane di immigrati in arrivo e inviando altri 2.000 soldati al confine sud, per un totale di 4.300 uomini. Anche gli ospiti invitati suggeriscono un netto antagonismo tra le parti.

Il tycoon ha scelto alcuni agenti di frontiera che lavorano al confine col Messico. Ci saranno anche i genitori di un ragazzo di 22 anni del Tennessee ucciso in un incidente stradale da un immigrato clandestino. I democratici, invece, hanno invitato rifugiati e immigrati, incluse due donne che erano illegali quando lavoravano per il golf club del tycoon a Bedminster, in New Jersey: Victorina Morales, dal Guatemala, e Sandra Diaz, originaria della Costa Rica.

Tra i temi che Trump dovrebbe affrontare, oltre al costo dei farmaci, le infrastrutture e la sicurezza nazionale (con al centro Iran, Corea del Nord e Venezuela), c’è anche quello divisivo dell’aborto. Il presidente vorrebbe usare un linguaggio fermo e avere tra gli ospiti della first lady Melania una figura anti abortista. Ma dovrà fare i conti con un Congresso in gran parte nuovo, con la Camera saldamente in mano ai dem e un numero record di donne, tra cui la speaker Nancy Pelosi, che gli ha inflitto una dura sconfitta, e quattro parlamentari già in gara per sfidarlo (Kamala Harris, Elizabeth Warren, Kirsten Gillibrand e Tulsi Gabbard).

Le esponenti dem hanno già sollecitato a vestirsi di bianco, il colore delle suffragette, per “solidarietà con le donne del Paese e confermare che non torneremo indietro sui nostri diritti duramente conquistati”. E per la prima volta, a replicare per conto dei dem al discorso del presidente, sarà una donna afro-americana: Stacey Abrams, l’avvocatessa che a Midterm ha perso di poco le elezioni per diventare governatore della Georgia, anche a causa di una legge controversa che ha impedito il voto a migliaia di neri.

(di Claudio Salvalaggio/ANSA)