Inter, Marotta conferma Spalletti: “La sua panchina è solida”

L'allenatore dell'Inter, Luciano Spalletti, si sbraccia a bordo campo.
In una foto d'archivio, Luciano Spalletti ai tempi dell'Inter si sbraccia a bordo campo. (ANSA)

MILANO. – Luciano Spalletti incassa la fiducia di Beppe Marotta e della società, ma la tempesta in casa Inter è tutt’altro che passata. ”La posizione di Spalletti è estremamente solida”, ammette l’ad nerazzurro. ”La gara con il Parma non sarà assolutamente decisiva, non si può parlare di panchina a rischio. Non ho mai esonerato un allenatore, Spalletti rimarrà con noi perché non ci sono presupposti per pensare ad un suo esonero, ha un contratto fino al 2021. Conte? Non lo sento da mesi”.

Appoggio totale per il tecnico, quindi, anche da parte del presidente Zhang (”le mie parole sono condivise anche da lui”), oltre che chiusura totale alle voci su Conte, ma la situazione resta complicata. Anche perché, nonostante le parole di Marotta, la posizione di Spalletti resta traballante: tanto che si moltiplicano le voci sul futuro, da Cambiasso come ipotesi da traghettatore passando per Conte e addirittura Allegri per giugno.

Lo score d’altronde è di zero vittorie in campionato nel 2019, due sconfitte consecutive e le rivali che si avvicinano: il terzo posto per l’Inter non è più una certezza, serve tornare a pedalare forte. Anche perché l’aria intorno al tecnico resta pesante, a partire dalle critiche social dove l’hashtag #SpallettiOut ha spopolato. Serve un risultato subito e lo sa Spalletti, che prima dell’allenamento ha parlato alla squadra per cercare una reazione verso la gara col Parma, ma lo sa anche Marotta, che manda un messaggio agli stessi giocatori più che all’allenatore:

”Siamo in zona Champions meritatamente e dobbiamo rimanerci. Il nostro è un momento difficile, particolare e di involuzione momentanea, ma il campionato è ancora lungo – prosegue Marotta a margine del Premio Brera -. C’è qualche problema e possiamo migliorare, soprattutto dal punto di vista della mentalità, che è uno dei nostri problemi, come l’aspetto caratteriale e di cattiveria, serve una mentalità vincente. Ma sono sicuro che ne verremo fuori e che Spalletti saprà tirarci fuori dalle sabbie mobili, da questa crisi si viene fuori tutti insieme”.

Marotta rimanda al mittente anche le critiche verso Mauro Icardi: ”Le voci sul rinnovo non l’hanno condizionato, non è sul banco degli imputati – spiega -. È normale per un attaccante avere alti e bassi, ha margini di miglioramento. Sua moglie gestisce l’aspetto contrattuale e noi non pensiamo all’argomento clausola, lui deve stare tranquillo e concentrato, con i suoi gol deve contribuire alla vittoria. Nainggolan? Ha avuto difficoltà ma con la professionalità ci potrà dare prestazioni di grande carattere”.

Servirà la reazione di Nainggolan e soprattutto serviranno i gol di Icardi per uscire dalla crisi, quelli che al capitano mancano su azione addirittura dal 29 ottobre. Tanto che pure l’argentino è finito nel mirino delle critiche, rispondendo con un messaggio nemmeno troppo criptico sui social. ”Se non la ami quando perde, non amarla quando vince”.

Ma i fischi dimostrano che la pazienza dei tifosi è già finita: ora tocca a Spalletti e alla squadra riconquistarla.

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