Sit-in italo-venezuelano in Piazza Montecitorio

ROMA – Lo hanno detto ad alta voce. Lo hanno urlato con canti, striscioni e slogan. Le associazioni italo-venezuelane considerano una vergogna il rifiuto del governo italiano di riconoscere Juan Guaidó, come presidente ad interim del Paese. Ritengono che così si “nega al popolo l’unica via d’uscita dal regime che opprime il Venezuela”.

Durante un sit-in in Piazza Montecitorio, le associazioni italo-venezuelane, urlando “vergogna”, hanno manifestato la loro rabbia contro chi si è astenuto nel Parlamento Europeo e soprattutto contro chi, col suo atteggiamento, ha evitato che l’Europa unanime si schierasse contro il governo Maduro.

Franco Zicchieri, William De Vecchis e Alessandro Pagano, esponenti della Lega, hanno avvicinato i tanti italo-venezuelani che hanno chiesto “coerenza” e sostenuto che “l’astensione al Parlamento Europeo dell’Italia nelle votazioni per la mozione di fiducia a Guaidó” è un fatto grave, assurdo.

Non sono mancati attimi di confusione tra i leghisti e i manifestanti. La situazione, comunque, si è subito ricomposta dopo le parole rassicuranti di Zicchieri.

– C’è il nostro impegno – ha detto ai manifestanti -. Non è una questione politica ma di diritti umani. Spero che M5s rifletta.

Tutti d’accordo meno i pentastellati

Ha lasciato così intendere che ormai in Parlamento tutti i gruppi politici, ad eccezione dei pentastellati, sembrano convergere verso un’unica soluzione. D’altronde, hanno espresso solidarietà anche Fassino e Martina del Pd, esponenti di Fratelli d’Italia, Casini e il presidente della Comunità Europea Antonio Tajani (Fi). Quest’ultimo, rivolto ai manifestanti, ha affermato:

– Se la Lega considera quella del Venezuela una battaglia primaria abbia il coraggio di far cadere il governo.

Tajani, che ha già attaccato pesantemente nell’Europarlamento,  l’atteggiamento del governo italiano, ha parlato in spagnolo. Un gesto che è stato apprezzato dai tanti italo-venezuelani e venezuelani che si erano dati appuntamento in Piazza Montecitorio.

Sul banco degli imputati il M5s.

– Sappiamo che il vento negativo arriva dal Movimento 5 stelle che – ha commentato Carlos Cosmo Gullì, portavoce del Comitato dei venezuelani in Italia – inseguendo un sogno rivoluzionario in realtà sta appoggiando un criminale, un dittatore e un affamatore del popolo come Maduro.

In una lettera consegnata ai gruppi parlamentari, le comunità italo-venezuelane spiegano che la legittimità di Guaidó è prevista dalla Costituzione venezuelana. Assicurano che “la posizione di Roma si delinea come un preoccupante veicolo di permanenza al potere di Nicolás Maduro”.

“Chiediamo – scrivono nella lettera – che riconosca al più presto Juan Guaidó come legittimo presidente ad interim in attesa che si possano indire democratiche e libere elezioni”. E soprattutto spiegano come “parlare di ‘autoproclamazione’ è un errore grave, non in linea con la Costituzione” venezuelana.

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