Tav, Alitalia, Tim, Fincantieri: i grandi dossier tra Italia e Francia

Aerei Alitalia e Air France in pista.
Aerei Alitalia e Air France in pista.

ROMA. – C’è la Tav, che è forse il dossier più rovente e complicato, ma non solo: nella ragnatela di interessi, alleanze, accordi preliminari che legano Italia e Francia, diversi sono i temi ancora in sospeso che rischiano di scaldarsi con la crisi diplomatica esplosa tra i due Paesi, dall’Alitalia a Tim, fino a Fincantieri.

LA GRANDE INCOGNITA TAV – La Torino-Lione, precipitata nell’incertezza con l’avvento del M5s al governo, appare in questo momento la partita più delicata. Se i Pentastellati sono chiaramente per lo stop, seppure a valle della famosa analisi costi-benefici, la Lega spinge per andare avanti: la soluzione, avanzata da più parti, potrebbe essere quella di un ridimensionamento dell’infrastruttura, ma per farlo è ovviamente necessario trovare un accordo proprio con Parigi: una prospettiva che, al momento, appare del tutto improbabile.

ALITALIA, AIR FRANCE CI RIPENSA? – La compagnia francese, esclusa anni fa dal salvataggio di quella italiana con l’operazione ‘Capitani coraggiosi’, non aveva in questa occasione presentato alcuna offerta formale, tuttavia non è mai sembrata totalmente al di fuori dei giochi. Sarebbe infatti stata tirata in ballo da Delta (che una manifestazione d’interesse formale l’ha invece presentata), che ha una quota di circa l’8% della società francese, con l’ipotesi di un ingresso del 20% ciascuna nella newco. Secondo indiscrezioni di stampa di oggi, però, la crisi diplomatica avrebbe dissuaso Air France dal proseguire.

TIM, LA BATTAGLIA DI VIVENDI – In questo caso lo scontro è in realtà tra il colosso francese e il fondo americano Elliott, i due azionisti principali che sono portatori di filosofie inconciliabili. Ma si consuma sulla pelle della compagnia telefonica italiana e vede il governo più favorevole agli americani che ai francesi, con lo scorporo della rete e la fusione con quella di Open Fiber.

FINCANTIERI, LA PAROLA ALL’UE – Il cammino per trovare un accordo tra Roma e Parigi sull’acquisizione dei cantieri Chantiers de l’Atlantique (ex Stx) era stato lungo, complicato e non privo di malumori da parte francese. Così si è arrivati al ricorso all’Antitrust Ue presentato proprio da Francia e Germania e l’accordo di un anno e mezzo fa con il 50%+1 a Fincantieri potrebbe tornare in alto mare.

(di Francesca Paggio/ANSA)

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