Alitalia: Lufthansa propone tremila esuberi. Nessuno ha detto no

Aerei Alitalia e Lufthansa in pista.
Aerei Alitalia e Lufthansa in pista.

ROMA. – Lufthansa ha per Alitalia una proposta, che prevede tra l’altro 3 mila esuberi, alla quale in Italia nessuno ha ancora detto no. Mentre si complicano i giochi per Delta, che dopo lo sfilarsi di Air France-Klm starebbe correndo ai ripari coinvolgendo EasyJet, la compagnia tedesca torna a farsi sentire, svelando i propri piani e facendo capire che nulla è ancora deciso. Ma avverte anche che, se in Italia si continua a tergiversare, “dell’orgogliosa Alitalia non rimarrà più nulla”.

A fare il punto sullo stato delle trattative con Lufthansa, che nelle scorse settimane sembrava uscita di scena (affermando che non avrebbe investito insieme al Governo italiano), è il membro del cda della compagnia tedesca Harry Hohmeister, che un anno fa – quando era ufficialmente in corsa – era responsabile del negoziato.

“Finora non ho ancora sentito dire che quello che offre Lufthansa sia così problematico da non potersi accettare”, afferma in un’intervista all’Handelsblatt, in cui ribadisce l’interesse per il mercato italiano, assicura che con i tedeschi Alitalia avrebbe “una prospettiva” e svela per la prima volta il numero degli esuberi (indiscrezioni indicavano 5-6000 persone): “Noi riteniamo al momento che sarebbero colpiti circa 3.000 posti di lavoro. E da quello che leggo sui media anche altri interessati parlano di questo ordine di grandezza”.

“La decisione è ancora aperta”, assicura quindi Hohmeister, che evidenzia come le criticità siano sul versante italiano: “Le reazioni ai nostri colloqui più recenti hanno mostrato che proprio in Italia non c’è accordo”, dice il manager tedesco, esprimendo anche la sensazione che non si stiano svolgendo le discussioni giuste.

Intanto i giochi si complicano anche per l’altro pretendente in campo, l’americana Delta, da sempre considerata in pole position, ma per la quale il nodo ora è capire come andare avanti senza Air France-Klm: l’ipotesi allo studio sarebbe quella di convincere la low cost inglese EasyJet ad affiancarla nella newco in cui Delta sarebbe disposta a mettere il 20%.

Davanti c’è circa un mese e mezzo per trovare la quadra: la fine di marzo è infatti indicata come orizzonte possibile perché le Fs, che stanno gestendo il dossier, chiudano su piano e partner. Rassicura intanto sulla trattativa il ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio, promettendo novità a breve. Che potrebbero arrivare già giovedì nell’incontro in programma al Mise con i sindacati.

(di Enrica Piovan/ANSA)

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