Ikea studia da Amazon, piattaforma globale per mobili

Nella foto Ingvar Kamprad, il fondatore di Ikea, con una sedia in mano.
Il fondatore di Ikea, Ingvar Kamprad (Credit: www.ikea.com)

ROMA. – Un’Amazon dei mobili, una piattaforma globale per le vendite non solo dei prodotti Ikea, ma anche dei concorrenti. E’ l’idea – che getta luce su uno dei possibili trend del commercio globale nei prossimi anni – annunciata in un’intervista al Financial Times dall’amministratore delegato del colosso svedese, Torbjorn Loof, convinto che ci saranno spazi di mercato a metà strada fra le vendite sui siti proprietari di ciascuna azienda, e quelli generalisti, che vendono di tutto, come Amazon.

Un modello sulla falsariga di Zalando, piattaforma della moda e del vestiario, che pare “molto interessante”, spiega al Financial Times il manager del colosso dei mobili che si appresta lanciare dei primi test di vendite su siti terzi, come potenzialmente il portale cinese Alibaba o Amazon.

“Quali sono le opportunità a metà strada fra le grandi piattaforme dominanti globali e i siti delle compagnie? penso ce ne siano a tonnellate. Come Zalando”, appunto. Il gruppo tedesco è diventato in pochi anni il numero uno del commercio di abbigliamento e moda in Europa vendendo per decine di marchi, nessuno dei quali è proprietario del portale.

E se il progetto svedese è ancora in una fase iniziale, tanto che Ikea non avrebbe ancora avuto contatti con i rivali per creare una piattaforma del suo settore, è chiaro che si porta avanti per controllare il gioco. “Uno vuole controllare il proprio destino, se ha le dimensioni necessarie e la possibilità di farlo”, spiega Loof convinto che “nei prossimi cinque, dieci anni vedremo quello che oggi chiamiamo sviluppo delle piattaforme”.

Di certo c’è la strategia di sondare ogni opportunità fra quelle che si apriranno con la rivoluzione del commercio globale, e che Ikea, da pioniere dei mobili da montare a casa che hanno rivoluzionato il modo di concepire l’arredamento, non intende restare a guardare. “Esploriamo in continuazione. Possiamo dire che nell’arena digitale guardiamo alle piattaforme di terzi, all’ipotesi che Ikea punti su altre piattaforme, sulla creazione di una piattaforma per l’intero settore (dei mobili, ndr) e su come possiamo rendere migliore e molto più forte ikea.com“.

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