Calcio: meno violenze, più spettatori nel girone d’andata

Un momento degli scontri tra polizia e tifosi romansiti dopo la partita inter - Roma .
Un momento degli scontri tra polizia e tifosi romansiti dopo la partita inter - Roma . Colombo/ANSA/JI

ROMA. – C’è stata la serata nera del 26 dicembre, con gli scontri per Inter-Napoli e la morte di Daniele Belardinelli. Il bilancio sulle violenze dei tifosi al termine del girone di andata dei campionati professionistici di calcio (A, B e Lega Pro) è tuttavia “nel complesso positivo”, anche se il risultato è condizionato dal confronto con i dati “estremamente negativi” dell’anno scorso.

La fotografia la fa il Dipartimento della Pubblica sicurezza (Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive). E l’organismo bacchetta club e dirigenze del calcio, parlando di una situazione di “immanente precarietà”, causata ancora “dalle profonde carenze-assenze delle società calcistiche e delle Leghe”. Una delle note liete è la crescita della partecipazione di pubblico alle partite, passata in questa stagione da 24.500 a 25.200 spettatori di media a gara.

Sono poi risultati praticamente nulli gli incidenti allo stadio o nelle immediate vicinanze, mentre si confermano, seppur con numeri inferiori, le condotte delinquenziali/incivili sulle vie di trasporto (come nel caso di Inter-Napoli appunto): in ambito autostradale sono scese da 67 a 30 (5 di tifosi del Napoli, 4 della Fiorentina, 3 della Sampdoria, Milan e Juve, due della Roma); in ambito ferroviario sono aumentate da 4 a 6 (un episodio a testa per Roma, Napoli, Bologna, Fiorentina, Cosenza e Vis Pesaro). E le tifoserie protagoniste di queste condotte sono calate da 29 a 19.

Gli incontri di calcio che hanno fatto registrare feriti si sono dimezzati (da 30 a 15); i feriti tra i civili sono scesi da 23 a 19; quelli tra le forze dell’ordine da 24 a 15; le persone arrestate sono passate da 25 a 18 e quelle denunciate da 431 a 299; in controtendenza i feriti tra gli steward, saliti da 3 a 5. L’impiego delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza delle partite ha subito un ulteriore decremento rispetto alla scorsa stagione (-5%) con 4.444 unità in meno (da 85.388 a 80.994). L’impiego medio nelle 893 gare risulta pressoché stabile (da 92 a 90 unità a partita). La serie A, secondo il Dipartimento, migliora in ogni indicatore ma non perde la ‘maglia nera’ delle criticità in confronto alle altre categorie, salvo che per il numero di feriti tra le forze di polizia.