Spagna stanzia 3 milioni di euro per aiutare i propri cittadini in Venezuela

La portavoces del Governo, Isabel Celaá

MADRID – La Spagna ha stanziato tre milioni di euro per aiutare i propri cittadini residenti in Venezuela. Lo ha informato la portavoce del governo spagnolo, la ministro dell’Educazione e Formazione Professionale, Isabel Celaá, nel corso della consueta conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri.

In una sala colma di giornalisti, convocata poco prima dal presidente del Governo, Pedro Sánchez, che ha annunciato lo scioglimento delle Camere e la decisione di fissare il 28 apile come data per le elezioni, la ministro Celaá iniziava l’incontro con la stampa, annunciando che tre milioni di euro saranno consegnati alla “Fundación España Salud” per aiutare la numerosa comunità spagnola residente in Venezuela.

– Stimiamo che in Venezuela – ha detto la ministro Celaá – risiedano almeno 170 mila cittadini spagnoli registrati; cittadini che hanno bisogno di assistenza umanitaria. Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo stanziamento di 3 milioni di euro che saranno destinati alle donne incinte, agli anti-retro virali, all’insulina e ad altri medicamenti.

 

La ministro non ha precisato, comunque, come arriverà l’assistenza umanitaria in Venezuela, vista la reticenza del governo Maduro ad accettare aiuti dall’estero, specialmente quelli provenienti da quei paesi, come appunto la Spagna, che considera subordinati agli Stati uniti.

Nel corso della conferenza stampa, la portavoce del governo, accompagnata dalla ministro di Giustizia, Dolores Delgado, ha affrontato anche altri temi di attualità politica ed economica. I più gettonati sono stati la decisione del presidente Sánchez di sciogliere le camere e convocare nuove elezioni  e il polemico trasferimento della salma di Francisco Franco, che vede in trincee opposte il governo e la famiglia del dittatore.  La ministro di Giustizia, Dolores Delgado, ha assicurato che i resti del dittatore non saranno sepolti, come vorrebbe la Famiglia, nella Cattedrale della Almudena.

Redazione Madrid