Revocata la sospensione al sacerdote sandinista Ernesto Cardenal

Riabilitato Ernesto Cardenalil prete-poeta del Nicaraguasospeso da Giovanni Paolo II
Riabilitato Ernesto Cardenalil prete-poeta del Nicaragua sospeso da Giovanni Paolo II. (Foto archivio)

MANAGUA. – La sospensione a divinis imposta nel 1984 da papa Giovanni Paolo II al sacerdote nicaraguense Ernesto Cardenal per il suo appoggio alla rivoluzione sandinista sarebbe stata revocata da Papa Francesco. La notizia, non ufficiale, è riferita da numerosi media e da portali religiosi.

L’agenzia cattolica ACI Prensa ha indicato che “la notizia della revoca, che sarebbe un gesto di misericordia dato lo stato deteriorato di salute del sacerdote, e anche tenendo conto del fatto che da tempo egli si è allontanato dalla militanza politica, è stata comunicata al sacerdote dal Nunzio apostolico in Nicaragua, monsignor Waldemar Stanislaw Sommertag”.

Peraltro nel suo account Twitter il vescovo ausiliario dell’Archidiocesi di Managua, monsignor Silvio José Báez, ha rivelato che durante una visita in ospedale a Cardenal “mi sono inginocchiato e gli ho chiesto una benedizione come sacerdote della chiesa cattolica, cosa che lui ha fatto contento”.

Cardenal, fautore della ‘teologia della liberazione’, ha 94 anni ed è ricoverato dal 4 febbraio in una clinica di Managua a causa di una infezione renale. Le sue condizioni vengono definite “molto delicate” dai sanitari che lo hanno in cura. In gioventù fu attivo militante del Fronte sandinista per la liberazione nazionale (Fsln), da cui però negli anni si è distanziato dopo aver ricoperto, fra il 1965 ed il 1977, anche l’incarico di ministro della Cultura.

Durante una visita pastorale in Nicaragua nel marzo 1983, papa Giovanni Paolo II lo rimproverò platealmente all’aeroporto di Managua per il suo impegno con il sandinismo, imponendogli l’anno seguente la sospensione a divinis.

Scrittore e poeta e promotore della Teologia della liberazione in America latina, Cardenal è conosciuto per aver fondato una comunità cristiana nell’Isola di Solentiname. Qui nacque anche un Vangelo frutto dei commenti di pescatori e contadini che vedevano in Gesù il liberatore e nel Vangelo un messaggio di emancipazione e progresso sociale.