Renzi e i suoi, sospetto “giustizia a tempo”. Pd solidale

Tiziano Renzi con la moglie Laura Bovoli, in una immagine d'archivio.
Tiziano Renzi con la moglie Laura Bovoli, in una immagine d'archivio. ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

ROMA. – Per il secondo giorno di fila l’arresto ai domiciliari dei genitori di Matteo Renzi si intreccia con il voto sull’autorizzazione a procedere per Matteo Salvini. “Un capolavoro mediatico”, scrive su Fb l’ex premier Pd dell'”oscuramento”, a suo dire, del sondaggio online M5S che salva il vicepremier leghista. Un fatto quasi scavalcato dalla sua vicenda familiare. E fuori della Giunta del Senato il senatore M5s Michele Giarrusso risponde così ai dem che lo contestano: “Mio padre e mia madre sono regolarmente a casa, altri sono ai domiciliari…”.

Per il secondo giorno Renzi non parla ma scrive, annulla la conferenza stampa e si affida a un post. “Non grido ai complotti – così nella sua eNews -: chiedo che i processi si facciano nelle aule dei tribunali e non sul web o nelle redazioni dei giornali”. Per i genitori invoca “un processo rapido”. E ancora: “Privare persone della libertà personale per una cosa come questa è abnorme. Chi conosce la realtà sa che quelle carte non corrispondono al vero”. “Mi fido della giustizia”, assicura, promettendo “chi vuole il mio fallo di reazione, non lo avrà”.

Il sospetto resta forte tra le righe: l’inchiesta sui genitori con il provvedimento cautelare considerato eccessivo é conseguenza della sua attività politica. Nei giorni scorsi sul caso Consip – con i presunti falsi degli investigatori, sotto inchiesta – Renzi denunciava che “esponenti dei servizi segreti tramavano contro di me per il tramite di mio padre”.

E chiedeva “ai vertici istituzionali” di intervenire, al premier e ai presidenti delle Camere. Ora il colpo é sempre trasversale, “ma io non mollo”, assicura il senatore, che promette una sala più grande per il suo libro a Torino il 22. All’ex premier dal Pd arriva solidarietà unanime, anche ex alleati come Dario Franceschini lo chiamano per esprimere “vicinanza umana”.

Ma tra i renziani si parla di “giustizia a orologeria”: un’ora sola é trascorsa dalla notizia dell’arresto dei genitori alla fine del sondaggio M5S su Salvini, si fa notare. Il deputato Michele Anzaldi nomina il ministro della Giustizia M5S Alfonso Bonafede. “Rigetto assolutamente che ci sia un sistema giudiziario che si muove ad orologeria – commenta il Guardasigilli, senza entrare nel caso specifico -.Dire una cosa del genere è irresponsabile”.

Altro sospetto, che in M5S sapessero dell’arresto prima. “E’ ridicolo”, commenta il sottosegretario agli Esteri cinquestelle Manlio Di Stefano. “La magistratura politicizzata si rivolta contro gli apprendisti stregoni della sinistra”, ribadisce Silvio Berlusconi, veterano del conflitto con pm e giudici, che intende chiamare Renzi e si dice “rammaricato per i genitori”.

Ma qualcuno da Forza Italia ricorda che il senatore scrisse ‘game over’, fine partita, quando Berlusconi fu escluso dal Senato. E il Matteo ora in auge? “Quando vengono arrestati due settantenni genitori di un avversario politico, magari qualcuno è in giro per festeggiare ma io proprio no – dice Salvini -. Poi rispetto il lavoro dei giudici, se l’hanno fatto avranno i loro motivi”.

(di Luca Laviola/ANSA)

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