Berlusconi carica Forza Italia. In Sardegna lancia la sfida a Salvini

In una foto d'archivio Silvio Berlusconi arriva al Senato per partecipare all'assemblea congiunta dei gruppi di Camera e Senato di Forza Italia.
Silvio Berlusconi arriva al Senato per partecipare all'assemblea congiunta dei gruppi di Camera e Senato di Forza Italia. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

CAGLIARI. – Silvio Berlusconi torna in campo scuotendo l’orgoglio del partito azzurro. Nel corso della riunione con i gruppi parlamentari, l’ex premier rivendica il ruolo centrale di Forza Italia nel centrodestra, ammonisce chi esprime troppi mal di pancia a lasciare il partito, se “non ne condivide i valori” e gela Renzi ricordando le sue parole – “game over” – quando dovette lasciare il Senato. Ma soprattutto rilancia con vigore la sfida eterna con Matteo Salvini, ricordando al leader leghista che “ha fatto il contratto” con lui e con “gli italiani”.

Una sfida all’interno di questo anomalo centrodestra, un pezzo al governo, un altro all’opposizione, che terrà banco nelle prossime giornate, in Sardegna, dove domenica si vota per le regionali. Tra giovedì e venerdì, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, batteranno in lungo e in largo l’isola, distinti, seppure alleati, a sostegno del candidato della coalizione Christian Solinas. Un solo punto di contatto a Cagliari per una conferenza stampa congiunta dei tre leader del centrodestra, quelli di Lega ed Fi con Giorgia Meloni.

Proprio la partita elettorale sarda viene letta a Montecitorio come un importante test che potrebbe dare risposte importanti su due fronti molto delicati, strettamente intrecciati tra loro: il primo, quello interno alla maggioranza. Un ennesimo crollo dei Cinque Stelle a pochi giorni dal tonfo in Abruzzo e al controverso voto sulla Diciotti potrebbe far riesplodere lo scontro interno al Movimento.

Ma anche l’eventuale forte avanzata della Lega ai danni di Forza Italia potrebbe rivoluzionare il carattere del centrodestra, così come l’abbiamo conosciuto sinora, soprattutto in vista delle europee. Proprio basandosi su questo secondo scenario, di un forte calo di Forza Italia a favore delle forze sovraniste, Guido Crosetto, deputato di Fratelli d’Italia sfida apertamente la leadership di Silvio Berlusconi, auspicando una coalizione a due, in cui accanto alla Lega non ci sia Forza Italia, ma una seconda gamba sovranista.

“Mi auguro che anche le elezioni regionali sarde – osserva Crosetto – lancino un messaggio a Berlusconi, affinché capisca che è inutile cercare di difendere una riserva indiana che si riduce sempre più e che è invece ora di rendere più grande il suo vecchio progetto caricandolo sulle spalle di Giorgia Meloni”.

Ma Berlusconi non ci sta a passare la mano. Anzi sancisce che accetta la difficile sfida delle europee, compresa la lotta per le preferenze, candidandosi capolista in ogni circoscrizione, tranne quella del centro, dove il primo della lista sarà Antonio Tajani. E torna a incalzare Matteo Salvini, dicendo di non credere “che voglia farsi ricordare come complice di tutto ciò che di male questo governo ha fatto per il Paese”.

Insomma, posizioni diverse, che emergeranno in maniera nitida sul fronte sardo: Silvio Berlusconi comincia il suo tour elettorale giovedì mattina a Sassari, tra i gazebo azzurri. Quindi in serata a Cagliari per la conferenza stampa congiunta. Il vicepremier e ministro dell’Interno vola a Carbonia. Quindi giovedì mattina, in Piazza, a Iglesias. Dopo pranzo va a Villasimius, dove in qualità di titolare del Viminale consegnerà un immobile confiscato alla criminalità organizzata. Alle 18 la chiusura della campagna elettorale con tutti i candidati della Lega, in piazza del Carmine, a Cagliari. Il leader pentastellato Luigi Di Maio limita al minimo indispensabile l’ostica partita Sarda concedendosi, a sorpresa, un solo appuntamento a Cagliari.

(Dell’inviato Marcello Campo/ANSA)

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