I genitori di Renzi lunedì davanti al Gip. Tiziano: “Tutto falso”

Tiziano Renzi saluta dal finestrino della sua auto.
Tiziano Renzi in una foto d'archivio (ANSA)

RIGNANO SULL’ARNO (FIRENZE). – Compariranno lunedì 25 febbraio davanti al gip Angela Fantechi per l’interrogatorio di garanzia Tiziano Renzi e Laura Bovoli, agli arresti domiciliari che da oggi trascorrono, per ‘motivi familiari’, nella casa di una delle figlie a Rignano sull’Arno (Firenze), sopra la sede della ‘Eventi6’ e non più nella loro abitazione a Torri. Da qui Tiziano, con l’immancabile sigaro, si è affacciato da una terrazza, salutando con fare quasi sfidante, giornalisti e cameramen che, anche oggi, per tutto il giorno hanno stazionato davanti all’abitazione.

Prima Tiziano Renzi ha affidato a un lungo post su facebook uno sfogo per quanto lui e la moglie stanno passando: “Non auguro a nessuno, nemmeno al mio peggiore nemico, di vivere mai ciò che la Lalla e io stiamo vivendo – scrive -. Tuttavia ci prepariamo a una lunga vicenda giudiziaria consapevoli di un fatto: la verità prima o poi verrà fuori. Voglio che sia chiara una cosa: i giornali sono pieni solo delle ricostruzioni dell’accusa. Queste ricostruzioni sono false. Come erano false le vicende del passato dalle quali siamo sempre usciti assolti”.

“Non abbiamo fatto mai fatture false, non siamo amministratori di fatto, non abbiamo fatto bancarotta, non abbiamo lavoratori in nero”, assicura il padre dell’ex premier. “Siamo persone oneste e non abbiamo commesso nessuno dei reati di cui ci accusano”, il tutto “senza dare spazio mai alle ragioni della difesa e alle evidenti contraddizioni dell’accusa, è semplicemente ingiusto”. Comunque è pronto ad affrontare il processo “nelle aule dei tribunali”, ‘massacrato’ sui media ma “incensurato”. “Aspettate i processi. Aspettate e vedremo chi ha ragione”.

Intanto il suo difensore, l’avvocato Federico Bagattini, ha fatto il conto del valore delle fatture ‘inesistenti’ che la procura contesta alla coppia: circa 404.196 euro. Per l’accusa sarebbero state emesse dalle cooperative amministrate ‘di fatto’ dai coniugi Renzi per evadere le imposte. “Il massacro mediatico di questi giorni è incredibile – ha commentato sempre su facebook -. Ed è un incubo non potersi difendere. Vorrei urlare il mio sdegno e invece sono chiuso in casa come un criminale”.

Il caso continua a far discutere il mondo politico: Silvio Berlusconi parla di “una vicenda dolorosa e noi siamo quello che siamo, garantisti nel profondo. Anche se non dimentico che quando venni estromesso dal Senato Renzi commentò con un ‘Game over’. Ho telefonato a Matteo Renzi e gli ho detto che mi spiaceva molto sul piano umano, ma non abbiamo commentato le mie parole. Ha preso atto delle mia vicinanza umana”.

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini sottolinea che “da avversario politico non ho niente da festeggiare perché le battaglie le voglio vincere con le idee, con i fatti, voglio che gli italiani scelgano Salvini non perché hanno arrestato due anziani genitori. Io festeggio quando arrestano i camorristi”.

(dell’inviato Leonardo Roselli/ANSA)